COSI' GOOGLE CELEBRA il 129° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI HERMANN RORSCHACH LE MACCHIE DI RORSCHACH: E NULLA FU PIU' COME PRIMA... UNA SCOPERTA CHE HA RIVOLUZIONATO PSICOLOGIA E PSICHIATRIA
Google questa mattina festeggia il 129° anniversario della nascita di Hermann Rorschach.
L'inventore delle Macchie di inchiostro speculari e informi, da cui a poco a poco sembrano emergere i confini di una figura, e in cui ognuno di noi sembra riconoscere qualcosa di diverso. Si tratta del test di Rorschach, strumento di indagine psicologica utilizzatissimo, e reso celebre al grande pubblico da innumerevoli pellicole cinematografiche. A dare il nome al test fu, appunto, il suo inventore, lo psichiatra e psicoanalista svizzero
Herman Rorschach, nato a Zurigo l' 8 novembre 1884.CHIARIMENTITest proiettivo ideato dallo psichiatra svizzero H. Rorschach per indagare le caratteristiche fondamentali della personalità attraverso le risposte verbali che un soggetto fornisce di fronte a stimoli visivi ambigui. Il test consiste in una serie di 10 tavole che riproducono macchie d'inchiostro con due parti simmetriche: 5 sono grigio-nere con differenti sfumature l'una dall'altra, 2 sono grigio-rosse, 3 sono policrome. Riferendo che cosa vede o che cosa quelle macchie gli evocano, il soggetto rivela le proprie modalità di percepire, le proprie tendenze cognitivo-affettive e la configurazione di base della propria personalità. Il test di Rorschach è la tecnica proiettiva di più ampia applicazione in psicologia e in psicopatologia; è utilizzata per ottenere in breve tempo un profilo della struttura caratterologica dell'individuo, e come test di ricerca sull'influenza esercitata dall'ambiente sullo sviluppo dell'intelligenza e della personalità.Tecnicamente il test prevede quattro momenti:1) la raccolta del protocollo che deve avvenire salvaguardando alcune disposizioni relative al tipo di ambiente scelto, all'illuminazione e alle rispettive posizioni del soggetto e dell'esaminatore; 2) l'inchiesta che consiste nella richiesta di delucidazioni sulle risposte fornite; 3) la siglatura delle risposte che avviene in base a tre elementi: l'area scelta dove si rivela se la risposta interessa tutta la figura o un dettaglio, il contenuto che può essere umano, animale, anatomico, geografico, astratto, ecc., i fattori determinanti che hanno innescato il processo percettivo-associativo quali la forma della macchia, il colore, il movimento, ecc. Con la siglatura, dove si decide anche la «banalità» o l'«originalità» della risposta, si giunge a una formulazione in codice di tutti i dati ottenuti 4) lo spoglio dove, in base al numero delle risposte, alla loro qualità, alla durata della prova, al tipo di percezione, ai fattori determinanti, si costruisce uno psicogramma che permette di valutare quantitativamente e qualitativamente le capacità attuali e potenziali del soggetto. (In particolare i punteggi di localizzazione mettono in luce il funzionamento delle attività cognitive, le risposte relative alla forma evidenziano le capacità di strutturazione, le rispostemovimento la creatività, le risposte-colore la permeabilità del soggetto rispetto all'ambiente, le risposte chiaro-scuro gli stati emotivi sia generali che umorali).Il test di Rorschach può essere interpretato da un punto di vista psicoanalitico con riferimento soprattutto ai contenuti, dal punto di vista fenomenologico con riferimento al modo in cui il soggetto vive la prova, e dal punto di vista della psicologia differenziale con riferimento ai dati che si possono quantificare per isolare gli elementi caratteristici delle varie tipologie caratteriali e delle diverse sindromi psichiatriche nel caso di un'applicazione psicopatologica.