MARCO PICCOLO

CHE IL NOSTRO CUORE NON TREMI, LA MIA GEMELLA: LA PAURA, IL MEGLIO E IL PEGGIO, NUOVI RISCHI, VECCHIE PAURE


A volte la paura ben lungi dall'aiutarci a sopravvivere, diventa invece un'emozione dolorosa che impoverisce la nostra vita……Respiro affannoso, battito accelerato, tremito, intensa sudorazione, occhi sgranati, tensione muscolare, secchezza delle fauci, alterazione della voce, adrenalina in circolo: chiunque riconosce subito i segnali corporei della paura.....VOCI DALLA PAURA RIFLESSIONI E ANALISI DI UN'EMOZIONE COMPLESSA
L'uomo ha avuto un rapporto molto stretto con la paura fin dalle sue origini, circa due milioni e mezzo di anni fa. La comparsa di emozioni come la paura presuppone un passaggio evolutivo fondamentale,
perché da un lato implica la capacità di valutare l'ambiente circostante in modo da individuare le eventuali minacce, e dall'altro la messa in atto di strategie che ci permettano di affrontarle. Quando riflettiamo un attimo sulla natura della paura, ci rendiamo conto immediatamente che è un'emozione piuttosto sconcertante perché la sua attivazione, anche se in molti casi ci protegge, in altri ci impedisce di trovare il coraggio di provare cose nuove e, quindi, di cambiare, crescere ed evolverci. D'altro canto la completa mancanza di paura non ci trasformerebbe in persone  coraggiose, ma semplicemente in esseri temerari, incapaci di riconoscere i pericoli reali che potrebbero porre fine alla nostra vita. Se infatti la paura avesse su di noi un tale potere che, invece di essere noi ad averla, fosse lei « ad avere noi »,la nostra vita non sarebbe altro che un'esperienza di allarme continuo, che ci impedirebbe di riposare anche un solo istante, consumandoci fino a farci ammalare.