MARCO PICCOLO

EROTISMO SOTTILE, SESSO IN GIARDINO, SCIENZA, SOTTILI STRATAGEMMI SEDUTTIVI, IRRESISTIBILI RICHIAMI, SEDUZIONI,


 AMORE IN FIORE
 Un mondo fantastico, stupefacente che fa dire a Jonathan Silvertown: “c'è più varietà sessuale nelle modalità in cui le piante producono i semi,
di quanta se ne possa trovare nelle posizioni del Kamasutra”.  Infatti le piante lo fanno nei modi più strani:  con sottili stratagemmi seduttivi, irresistibili richiami inebrianti e ingannevoli messaggi aerei. E poi, sempre e comunque, organi sessuali continuamente ostentati senza pudore nelle loro parti più belle e vistose: i fiori. Ed è proprio all' intensissima vita sessuale delle piante che è dedicata la nuova mostra con la quale riapriranno, martedì prossimo 1 aprile, i Giardini di Sissi, nel Castel Trauttmansdorff a Merano (Giardino Internazionale dell’Anno 2013). S’intitola “Amore in Fiore - L’Eros nel Mondo Vegetale” e promette agli ospiti di svelare i segreti più intimi del ciclo di vita delle piante.
  NOTA INTEGRATIVALa curiosa esposizione si snoda attraverso un percorso tra forme e profumi utilizzati dal mondo vegetale per procreare, approfondendo i temi della sessualità delle piante e indagando, così, sulle interferenze umane nelle strategie riproduttive delle piante, che possono compromettere la variabilità genetica e la biodiversità. E non mancheranno sorprese vagamente “piccanti”, che ricordano le radici comuni tra mondo animale e mondo vegetale, e come l’uno esista in funzione dell’altro. Sorprese non semplici da accettare anche storicamente, perché non è stato facile cominciare a considerare il fiore, per secoli immagine dell’assoluto, come un mero pertugio sensoriale. Infatti, nonostante già Teofrasto, nel 372 a.C., avesse intuito l’esistenza del sesso delle piante (e fu lui a denominare “orchis” quella che oggi chiamiamo orchidea,
perché “possiede, in effetti, due testicoli”) solo nel Rinascimento, grazie al botanico e anatomista toscano Andrea Cisalpino (nel 1580), fu abbandonata la classificazione delle piante fondata sulla radice del loro nome, per sostituirla con una nuova distinzione, basata sulle funzioni fondamentali della vita vegetativa. Bisognò, però, aspettare il 1676 affinché l’inglese Nehemiah Grew individuasse negli stami il corrispettivo dell’organo sessuale maschile e aprisse, così, la strada a Linneo, che nel 1729 propose una classificazione del regno vegetale basata proprio sugli organi sessuali dei fiori. Il celebre naturalista svedese si spinse anche oltre, paragonando la sessualità delle piante a quelle di due sposi sul letto nuziale, guadagnandosi il dileggio dei colleghi e le accuse di blasfemia della chiesa, che ne proibì l’introduzione in Vaticano fino al 1774. I moderni strumenti di ricerca, poi, hanno anche permesso di svelare che le piante, oltre che adattarsi alle pressioni dell’ambiente come già ci aveva svelato Darwin, mentono ai predatori, comunicano fra loro, emettono segnali luminosi. E ci spiegano che in Natura l’intelligenza è un concetto molto più elastico di quanto siamo pronti a capire. Nei dodici ettari dei Giardino di Sissi, a ogni primavera si schiudono oltre 200 mila fiori, che si possono ammirare passeggiando in oltre sette chilometri di sentieri. E sarà difficile guardarli come prima, dopo aver visitato la mostra che spiega come le piante, costrette all’immobilità dalle radici, devono saper attirare il partner ingegnandosi in veri e propri giochi della seduzione. Lo sapevate, ad esempio, che la lavanda è una “femmina generosa”, che accoglie tutti gli insetti senza distinzione, attirandoli con il suo profumo? O che il garofano - che si offre solo alla farfalla - è piuttosto suscettibile e manifesta la sua delusione di non essere stato visitato attraverso un odore di decomposizione? Forse non vi sembrerà più immacolato, il candore del mughetto, quando scoprirete che i piccoli insetti che fecondano le sue minuscole campanule sono ricompensati con un alcol leggero di cui s’inebriano a loro piacere. E magari guarderete con occhi diversi anche la viola, che ha una doppia vita che si manifesta nelle sue due fioriture: una aperta al mondo e visibile ogni primavera, l’altra più clandestina e nascosta, sotto le foglie, durante l’estate. Chissà cosa penserete del caprifoglio, la cui danza erotica finisce quando viene fecondato, e nello stesso momento cessa anche l’esalazione dei suoi aromi. O se annusare una rosa (ermafrodita), vi farà pensare che si tratta di un insieme di organi sessuali maschili e femminili, e che quel soave profumo non è altro che il mezzo per attrarre api e altri insetti impollinatori, che poi vengono remunerati con nettare zuccherino e altre delizie