LA VENDITRICE CHE FA LA DIFFERENZA
«Sono stato raggirato dalla venditrice che ha usato il proprio fascino sessuale per farmi acquistare una Ferrari Scaglietti 612 da 160mila euro. Mi ha ubriacato e poi si è spogliata e io ho firmato il contratto, ritenendo fosse solo una proposta d’acquisto. La prova? La venditrice ha lasciato i suoi slip nella mia vettura»: pentitosi d’aver speso 160mila euro per la Ferrari, un imprenditore, 42enne di Vazzola, ha cercato in questo modo di annullare il contratto.Ha messo per iscritto le sue lamentele e le ha spedite via fax alla "Campello Motors spa" di Tessera (venezia). Un’imprudenza che gli è costata carissima. Assistita dall’avvocato Fabio Capraro, la venditrice lo ha denunciato penalmente per diffamazione e lo ha citato in giudizio, davanti al giudice civile, chiedendogli i danni. Il giudice civile di Conegliano (Treviso) Francesco Sartorio ha ritenuto fondate le richieste della donna e ha condannato l’imprenditore di Vazzola a risarcirla: 15mila euro per i danni morali.