MARCO PICCOLO

GIAPPONE, LA SINDROME LOLITA, STUDENTESSE, A UNA SPANNA DA TERRA, TOKYO, OSSESSIONE, DAL GIOCO AL SESSO


Le studentesse spopolano in web, club, Social Network, Internet, New Media: dominano la moda, sono oggetto del desiderio dei manager e non solo. Tokyo, l'ossessione Lolita: una cena per sbirciare sotto la gonna....TOKYO ALICE  ABITA QUI
Il  Giappone, dal punto di vista delle nuove mode e in campo di vizi e virtù, si piazza certo tra i luoghi più immaginativi. A tenere il campo, in una società in cui essere glamour conta più che aver talento, sono inaspettatamente le studentesse dalle quali il Giappone è seriamente ossessionato. Influenzano il costume, dominano la moda e i media, sono allo stesso tempo consumatrici e oggetti di consumo. Gonne corte, calzettoni bianchi alla caviglia, borsoni, pinzette e aria un po’ stralunata, le ragazzine in uniforme scolastica riempiono i metrò di Tokyo con in tasca micro cellulari e in mano i manga porno-soft  dei quali loro stesse sono le maggiori protagoniste. Più del 25% delle liceali ha contatti on line  per " lavorare" e il 4% ha avuto rapporti con uomini adulti in cambio di regali. Le pratiche voyeristiche, gli show
feticisti o la vendita di biancheria intima usata sono tra le attività più lucrose. Facile trovare, nei quartieri più frequentati di Tokyo, distributori automatici con slip sottovuoto e foto delle proprietarie, così come pullulano i negozietti arrangiati che espongono la mercanzia legata al piacere olfattivo. Non si contano i locali a tema, dove si esibiscono finte ragazzine, di solito ventenni che dimostrano qualche anno in meno. Per le lolite e le burikku, le ragazze che si atteggiano a più giovani di quanto sono, c'è da parte dei giapponesi allo stesso tempo interesse e vergogna: da un lato i media parlano delle lolite come di un fenomeno da condannare, dall'altro le stesse reti televisive le ripropongono instancabilmente nei programmi della notte.