l'attività sessuale, a differenza di altre funzioni, ha bisogno dell'altro per potersi esprimere compiutamente, dal punto di vista psicologico l'evoluzione della sessualità coincide con l'evoluzione dei processi relazionali.... SESSUALITÀ
In questo ambito il contributo più significativo è stato offerto dalla psicoanalisi che ha introdotto il concetto di sessualità infantile a partire dalla relazione duale madre-bambino. Ciò comporta un'estensione del concetto di sessualità che non è regolata esclusivamente dal funzionamento degli organi sessuali finalizzati al coito in vista della conservazione della specie, ma anche dal mondo della relazione che matura la personalità portandola dalla condizione predatoria infantile e onnipotente allo sviluppo genitale che si concreta nell'incontro con l'altro, per poi trovare ulteriori espressioni mediate dalla simbolizzazione e dalla sublimazione. A partire da questo criterio è possibile tracciare un itinerario detto «normale» della sessualità: esso percorre una fase orale, anale e fallica, nei primi anni di vita, per poi esprimersi nella complessità edipica dove matura l'orientamento sessuale attraverso l'identificazione con il genitore dello stesso sesso che, vietando la relazione incestuosa col genitore di sesso opposto, favorisce, col timore della castrazione, la formazione del Super-io, il quale interdice la soddisfazione immediata del desiderio, creando le condizioni per un'elaborazione simbolica dello stesso. Dopo una fase di latenza, che dura fino alla pubertà, si accede alla fase genitale, dove trova attuazione il rapporto con l'altro nella forma sessuale compiuta.