MARCO PICCOLO

LA SCOPERTA, SVELATO IL VOLTO DI S. ANTONIO DA PADOVA, IMMAGINI, ANTROPOLOGIA FORENSE, IL SANTO DEI MIRACOLI,


Ha la pelle olivastra, barba, labbra carnose: ecco la ricostruzione del laboratorio di antropologia dell’università di San Paolo. Questo il vero  volto di Sant’Antonio, il Santo  "dell'impossibile"  a cui milioni di fedeli  si rivolgono nei momenti più difficili o drammatici  della loro vita …  SAN  ANTONIO DA PADOVA : IL MISTERO SVELATO 
Questa l'immagine che ha commosso il mondo. Vivace, sorridente, regolare, olivastro e pure un po’ paffuto, in linea con la tradizione iconografica del «corpulentus». Antonio, il Santo per antonomasia, nato a Lisbona nel 1195, mostra il suo vero volto: a ricostruirlo è stato il designer brasiliano Cicero Moraes, esperto di antropologia forense dell’Università di San Paolo, che ieri sera lo ha svelato al pubblico in anteprima mondiale nel corso di un convegno al centro culturale San Gaetano di Padova. Il volto, ricostruito interamente in 3D, verrà esposto nella mostra sulla devozione popolare (presso la Basilica del Santo) da domani a domenica 22 giugno per concludere in bellezza il «Giugno antoniano», che ogni anno richiama a Padova migliaia di fedeli da tutto il mondo. Il progetto nasce nel 2012 dalla collaborazione tra il museo di Antropologia dell’Università di Padova, l’associazione di studi antropologici «Antrocom» e l’azienda trentina «Arc-team», specializzata nel recupero dei beni culturali.
NOTA INTEGRATIVA
ANTONIO DI PADOVA. Lisbona, Portogallo,  1195 - Padova, 13 giugno 1231.  Fernando di Buglione (Sant'Antonio)  nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentondosi male, chiede di rientrare a Padova, dove vuole morire: spirerà nel convento dell'Arcella. Papa Gregorio IX, in considerazione della immensa  mole di miracoli attribuitagli, lo canonizzò dopo solo un anno dalla morte. Pio XII,  nel 1946 lo ha innalzato  tra i Dottori della Chiesa cattolica,. Gli fu dedicata la grande Basilica di Padova; sia la basilica che Sant'Antonio vengono comunemente chiamati in città "IL SANTO". La sua data di nascita ci è stata tramandata dalla tradizione, e la sua festa cade il 13 giugno, giorno della sua morte e della sua nascita in cielo; a Padova, in occasione della ricorrenza, si svolge un'imponente celebrazione con una grande e sentita processione.