MARCO PICCOLO

BAMBINI, ORRORE DI CERTE FAMIGLIOLE, YARA GAMBIRASIO, STRAGE DI MOTTA VISCONTI, FEMMINICIDI, FIGLICIDI


Motta Visconti, l'assassino Carlo LISSI: "Ho ucciso moglie e figli, poi sono andato a vedere gli Azzurri.  La famiglia era una prigione intollerabile, una gabbia, per questo l’ho sterminata “. CASO YARA: Massimo Giuseppe Bossetti provato da una notte in carcere è preoccupato per la sua famiglia.  E’ incensurato. Ha tre figli minori, una moglie (sposata solo due anni fa) e un lavoro come muratore....  INTRIGHI, PASSIONI MORBOSE... ED EFFERATI DELITTI
Tutti, oggi,  parlano di femminici, di figlicidi, di un "mondo criminale", di famiglia come "covo di assassini". Con la maestria che gli è propria, così commenta MASSIMO GRAMELLINI:  il  presunto assassino di Yara, incastrato dal Dna, scopre di non essere figlio di suo padre, ma di un uomo defunto di cui porta il secondo nome.
 Un padre scopre che suo figlio è accusato di omicidio e che non è suo figlio.  Una sorella scopre che suo fratello gemello è accusato di omicidio e che neppure lei è figlia di suo padre.  Un fratello scopre che i suoi fratelli gemelli sono fratellastri e che uno di loro potrebbe essere un assassino.  Una moglie scopre che suo marito è accusato di omicidio, che suo suocero non è il padre di suo marito né il nonno dei suoi figli e che la storia di Yara che per anni ha visto alla tv le è appena entrata in casa seminando distruzione.  Una mamma aveva scoperto da tempo che suo figlio era ricercato come presunto assassino, ma era rimasta in silenzio per non scoprirlo e non farsi scoprire: quel figlio lo aveva avuto da un uomo che non era suo marito.  Una vedova scopre che suo marito aveva avuto un figlio illegittimo, ora accusato di assassinio.  NON SI TRATTA DI UNO SCIOGLILINGUA E NEPPURE DI UNA FICTION USCITA DALLA FANTASIA DI UNO SCENEGGIATORE PARTICOLARMENTE FANTASIOSO , ma della realtà di una tranquilla e rispettabile famiglia della provincia di Bergamo.
Spostandoci di qualche decina di chilometri in direzione di Milano ne troviamo un’altra. SABATO SERA, UNA MOGLIE E DUE BAMBINI SONO STATI UCCISI IN MODO BARBARO DAL TRANQUILLO E RISPETTABILE MASCHIO DI CASA che corteggia una collega di lavoro, ne viene respinto e si convince che la ragione del rifiuto sia la sua condizione di uomo impegnato, con moglie e figli a carico. Potrebbe divorziare o anche solo fermarsi un attimo. Ma la vita gli sembra una prigione e le responsabilità le sbarre di una gabbia. Il divorzio costa troppo, in termini economici e sociali. Così mette a letto i bambini, fa l’amore con la moglie, per sfogarsi o per calmarsi, ma non si sfoga e non si calma. Si alza, invece, e va in cucina a prendere un coltello. I bimbi cadono nel sonno, sacrificati come agnellini, La moglie muore da sveglia e fa ancora in tempo a chiedergli «perché». Bella domanda. Ma lui non risponde. Si lava le mani e va al bar a vedere la partita....