L’orgasmo perfetto è un'entità misteriosa, oggetto di curiosità, analisi, teorie, nuove scoperte, nonché fonte di dibattiti, articoli, libri con perplessità e pruderie moralistiche.... Oggi, finalmente, la conferma probante di anni di studi e ricerche: il "punto G" NON ESISTE, esiste invece una sorta di mappa intima battezzata CUV (complesso clitoro-uretro-vaginale)... CROLLA IL MITO DEL PUNTO G
Quella ricerca tutta al maschile, un po’ ossessiva e morbosa del PUNTO G. Ovvero la ricerca iniziatica del piacere sessuale che si è affannosamente svolta in tutti questi anni è stata del tutto vana se non dannosa perché ha portato molte coppie sull’orlo di una crisi di nervi… OGGI FINALMENTE C’È UN DATO CERTO: IL PUNTO “G” NON ESISTE. La conferma, che susciterà un mare di polemiche perché sulla ricerca del PUNTO G si era sviluppato un fiorente mercato di guide, corsi, consulti, ecc,, arriva dagli studiosi italiani dell'università dell'Aquila e di Tor Vergata che, insieme a colleghi francesi e messicani attraverso una pubblicazione su Nature Urology, spiegano con chiarezza perché non esiste un particolare PUNTO del corpo femminile fulcro del piacere sessuale. Non solo, la ricerca individua l'esistenza di una area molto più estesa e complessa che permette il verificarsi dell'orgasmo. I ricercatori disegnano quindi una sorta di mappa intima battezzata CUV
(complesso clitoro-uretro-vaginale), che include tessuti, muscoli, ghiandole e utero. Da questo complesso di studi e ricerche durato anni emerge, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che la vagina è un tessuto attivo e sessualmente importante quindi le aree intime femminili (tutte strutture altamente dinamiche e sensibili) vanno preservate, anche quando si presenta la necessità di interventi chirurgici per cui questi ultimi devono essere il meno demolitivi possibili.