MARCO PICCOLO

QUELLO CHE SUI GIORNALI E IN WEB NON POTETE LEGGERE, GIUSTE NOZZE, IL MATRIMONIO ISTERICO, LEI ISTERICA, LUI ISTEROFILO


La donna isterica appare spesso esaltata, si mette in  scena,  cerca di sedurre e conquistare. Si è cucita una personalità addosso e deve incessantemente recitare un ruolo. L'attenzione dell 'ambiente deve concentrarsi su di lei con sensazioni sempre nuove. Riesce a perce­pirsi solo fintantoché intorno a lei c'è movimento ed agitazione. Ve­nendo meno l'attenzione dell'ambiente, essa cade in un sentimento depressivo di abbandono ed è assalita dall'angoscia di sentirsi persa...IL MATRIMONIO ISTERICO 
 La convivenza tra ISTERICA ed ISTEROFILO assume un atteggiamento caratteristico: da un lato, la moglie si lamenta della mancanza di temperamento, interesse e virilità del ma­rito; dall'altro, quest'ultimo si rifugia sempre più nel suo comporta­mento di santo e martire. Alla lunga, questa forma di rapporto non basta più alla moglie, che, rassegnata alla situazione coniugale, non­dimeno ha necessità di sentire l'affetto del mondo circostante, per non cadere nella disgregazione e nel caos interiori. Quindi, comin­cia a cercare al di fuori del matrimonio l'attenzione, il sostegno per­sonale, la considerazione di cui ha bisogno. Un modo di raggiungerli è quello di produrre sintomi di malattia che suscitino l'attenzione di medici, ospedali e altre figure di aiuto sociale. Un altro modo di raggiungerli è quello delle relazioni extraconiugali…  o di fare amicizia e filtrare online ( guarda caso, non mancano mai uomini che si sentono portati a salvare dal loro infelice legame coniugale queste donne così bisognose di amore!) Nel rapporto con l'amante, la donna isterica proietta nuovamente su di lui la realizzazione delle immagi­nazioni legate al desiderio: in contrasto con il marito debole e privo di iniziativa, l'amante è virile, la sostiene e sa tenere a freno con la dovuta energia il suo temperamento. La donna se ne sente confortata e guidata. Racconta entusiasticamente che è solo nella relazione con l'amante che ha compreso cosa significhi vivere e amare. Ma se si riesce a conoscere meglio la personalità dell'amante, il più delle volte esso non appare che come la caricatura del marito. La moglie sceglie un partner amoroso dal quale vuole coscientemente lasciarsi guidare; nondimeno, anche in questo caso, è sempre lei che decide quando, dove e fino a che punto. Chiaramente ripete con l'amante lo stesso gioco attuato con il marito. Davanti al marito vanta le sue capacità di orgasmo, rendendolo così ulteriormente impotente e determinando una situazione in cui egli rinuncia a ogni rivendicazione sessuale e abbandona rassegnato questo campo all'amante. Per quanto si trovino in una situazione penosa, questi mariti non si lamentano, anzi si di­chiarano pronti a sposare la stessa donna una seconda volta, pur sa­pendo che la conclusione sarebbe la stessa. Riaffermano l'amore in­distruttibile per la moglie. Ma non mancano quelli che cadono in uno stato depressivo di esaurimento cronico, con una sensazione ge­nerale di stanchezza e debolezza, con lamentele nevrasteniche e inde­bolimento delle capacità professionali. Ed accettano tutto ciò con un sorprendente atteggiamento di rassegnazione davanti al destino che lo ha voluto.  Problemi non indifferenti scaturiscono dal coinvolgimento dei figli, spesso informati dalla madre isterica di tutti i dettagli del conflitto. D'altronde, pure il padre, disperato, si sfoga con essi e suscita la loro commiserazione: specie quella delle figlie. Questo comporta­mento dei genitori costituisce per i figli un sovraccarico davvero ec­cessivo. Ma, soprattutto, essi fanno la prematura esperienza da cui apprendono che, sapendo manovrare i due partner l'uno contro l'al­tro, si possono sfruttare a proprio vantaggio le relazioni tra le per­sone. Apprendono che si possono manipolare le relazioni tra partner, il che inficia la fiducia nei rapporti autentici, stabili e solidi. Special­mente le figlie si danno spesso arie saccenti ed atteggiamenti affet­tati. L’intimità insana e contraddittoria con i genitori spesso è il fon­damento d'una futura relazione coniugale isterica o, comunque, fallimentare.