Il togliersi la vita, prima ancora di aver vissuto, purtroppo non è infrequente.... Dietro ogni suicidio di bambini o adolescenti c'è una storia particolare, c'è una tragedia, con un intreccio di fattori e di elementi che rendono la valutazione del suicidio tremendamente complessa e pietosa... CHIAMARSI FUORI DALLA VITA
F. ha appena 11 anni. Non è né bello né brutto, ma un paio di occhi neri profondissimi ce li ha, eccome. Sbarrati, stamani. Immobili. Fissi nel vuoto. Ieri sera si è attorcigliato un filo di ferro al collo e, dopo aver attaccato l'altra estremità a un albero, si è lasciato cadere giù. Non c'è stata follia; c'è stato solo il coraggio disperato di farla finita, da parte di un bambino che ha conosciuto soltanto privazioni, minacce, fatica. E sì che il suo desiderio era un altro: tanto affetto, tanta protezione....E così, in questi ultimi mesi, per G., M. e A., tutti ragazzini sotto i tredici anni, a cui non è andato giù quel brutto voto, quella persecuzione dei "bulletti", la separazione dei genitori adottivi... e hanno deciso ... di dare una lezione all'insegnante, agli "amici" e ai genitori separati, togliendosi la vita. G. M. e A. non erano dei «nati male». È che a un certo punto si sono affacciati a un ponte, a una finestra aperta sul mondo, sulla società, e si sono sentiti investiti da quell'ondata di violenza che il mondo e la società sprigionano. Mondo e società violenti non solo in senso criminoso, ma con una forza e con un modo prepotente di presentarsi e imporsi piuttosto che di proporsi. Nell'orizzonte barocco-funebre della cronaca nera quotidiana, gli episodi sempre più numerosi di violenza sull'infanzia sono soltanto gli spezzoni emergenti di una realtà sotterranea, ben più drammatica e diffusa, che si nasconde proprio all'interno delle mura domestiche e delle istituzioni, o che si traveste, fra costrizione e menzogna, delle più svariate forme di "educazione" che tradiscono e uccidono.