MARCO PICCOLO

CONTO ALLA ROVESCIA PER I PIT BULL: DAL 2015 SARANNO TUTTI ILLEGALI, CASTRARLI, SOPPRIMERLI, IMPRIGIONARLI IN GABBIE


Timore e indignazione tra proprietari e allevatori: si dovrà tenere i cani in gabbia e chi verrà trovato a farli riprodurre o a portarli a spasso, sarà costretto a castrarli o a sopprimerli. Dopo Inghilterra, Germania e alcune contee degli Stati Uniti, anche il VENEZUALA proibisce queste razze controverse. Le autorità si difendono: «Hanno fatto delle vittime»...PIT BULL : PREGIUDIZI E STEREOTIPIA far data dall'1  gennaio 2015, i Pit Bull e i loro incroci  vengono proibiti in tutto il VENEZUELA. Non si potrà allevarli, farli accoppiare, venderli o regalarli. Chi ne possiede uno, dovrà tenerlo sempre in gabbia e se verrà sorpreso a infrangere la legge, sarà costretto a castrarlo  o a farlo sopprimere. Da animalista è un provvedimento che mi ripugna. Ma anche sul piano logico  mi sorge spontanea una domanda:  e tutti gli altri  cani potenzialmente pericolosi per l’uomo?  Che dire
infatti dei Rottweiler, i Dogo argentino, i Fila Brasiliano, i Tosa Giapponese, ecc...  che pure vengono usati nei combattimenti e presentano caratteristiche di peso da poter sopraffare facilmente un uomo? E ancora, cosa si intende per Pit Bull? In Inghilterra, per esempio, dove fu inventato questo incrocio e dove pure oggi è proibito, la legge dice che «si stabilisce se un cane è vietato in base a ciò che sembra, piuttosto che in base alla razza o al nome». In Venezuela, si parla di «Pit Bull, Terrier Americano, Bull Terrier Staffordshire, American Staffordshire Terrier e tutti i suoi meticciamenti», facendo nomi che, dall'1 gennaio 2015, saranno giuridicamente equiparati ad armi da guerra.