MARCO PICCOLO

ANSIA, FOBIE, CRISI ANSIOSE, PAURE, IL PANICO QUOTIDIANO, TSUNAMI DELLA MENTE, VOLERSI MALE, IL TEMPO DELL'ANGOSCIA


Rimuginiamo troppo, impostiamo la giornata sempre nello stesso modo e con schemi mentali rigidi, chiediamo troppo a noi stessi... l'ansia è frutto di questi e di altri atteggiamenti negativi... Il primo attacco di panico è un'esperienza sconvolgente. Molti pazienti lo raccontano come l'esplodere nella vita quotidiana di un improvviso e profondissimo senso di morte. Da quel momento, la loro vita cambia radicalmente e vivono nell'angosciante prospettiva della "paura di aver paura".... UNA VITA  NELLA TRAPPOLA DELLA PAURA
Mettono sottosopra  tutto il nostro mondo e ci straziano la vita.  Sono gli attacchi di panico  ovvero
una manifestazio­ne inattesa di ansia intollerabile, che si accompagna a sintomi fisici neurovegetativi e ad un vissuto psicologico di terrore e morte imminente. ECCO I SINTOMI: Palpitazioni, tremore, nausea, vertigini, sudorazione, oppressione al torace e sen­sazione di soffocamento, oltre alla paura di perdere totalmente il controllo sui propri pensieri e sulle proprie azioni e di morire. Al suo apparire l'attacco di panico viene spesso confuso con un attacco cardiaco, dato che i sintomi sono molto simili. È un processo che ricorre nel tempo, spesso con gli stessi "percorsi" e segnali mentali, a volte addirittura causato dalle stesse situazioni o ambienti.
  ALCUNI  VOLTI DELL'ANSIA Possiamo distinguere tra an­sia da pessimismo, ansia da trauma, ansia da stress e ansia da ossessioni. L'ansia da pessimismo si presenta soprattutto con ricorrenti pensieri pessimistici e sensazioni di eventi negativi immi­nenti, l'ansia da trauma invece è definita "disturbo post-traumatico" ed è causata da eventi trau­matici passati, come incidenti o lutti, o anche semplicemente separazioni affettive o delusioni lavorative. L'ansia da stress è provocata da un eccessivo stato di stanchezza psicofisica, mentre quella ossessiva deriva dai numerosi pensieri che l'individuo stesso riconosce come opprimenti e irragionevoli, ma dei quali non riesce a liberarsi.