MARCO PICCOLO

TU SEI PER IL SALATO O PER IL DOLCE? TEMI TRASCURATI, PSICOLOGIA, SCIENZA DELLA VITA


Vai matto per dolci, cioccolato, gelati, biscotti? Allora, forse, sei timido, introverso e soffri di fobie. Se invece non resisti a salatini, salumi, formaggi, cibi piccanti, forse, sei nervoso, annoiato, aspiri a cambiamenti radicali,  vorresti molto di più sotto tutti i profili , non pensi che la vita si esaurisca in quanto ti ha dato... PERCHE' ALCUNE PERSONE PREFERISCONO I CIBI SALATI E ALTRE QUELLI DOLCI?
Una parte del­la spiegazio­ne sta nell'e­reditarietà (pensateci un momento, il nonno, la nonna...) : i geni di alcuni individui rendono le papille gustative più sensibili a un sapore o all'altro; la stessa saliva, che in ogni individuo ha una composizione diversa e può modificarsi per molti motivi (per e­sempio l'attività fisica o la disidratazione), in­fluisce sui sapori.  Secondo alcune recentissime ri­cerche, pubblicate oggi sulle riviste  scientifiche,  si è portati a preferire i cibi che for­niscono le sostanze nu­tritive di cui l'organi­smo ha bisogno. L'ap­prezzamento per il dolce può essere asso­ciato al fatto che que­sto gusto è in genere presente in alimenti ad alto potere energetico e nutritivo, mentre quello per il salato può favorire l'assunzione di sodio e altri minerali.  CARATTERE.  Ma i "peccati di gola" sem­brano riflettere so­prattutto aspetti della personalità. Secondo uno studio che ha co­involto circa 3000 per­sone, chi preferisce i ci­bi salati è più dinami­co, estroverso e indi­pendente e il suo mo­do di rapportarsi con gli altri è caratterizzato da decisione e fran­chezza, talvolta un po' troppo "salace".  Chi preferisce il dol­ce è più portato alla di­pendenza e mostra un carattere "dolce", in­troverso, a volte un po' infantile: cerca soprat­tutto affetto e prote­zione. Infine, alcune ricerche svolte in quasi tutte le università del mondo  hanno dimo­strato che chi ama i ci­bi salati preferisce consumarli in compa­gnia, mentre chi ama il dolce tende a farlo in solitudine, e che a pre­ferire quest'ultimo so­no soprattutto le don­ne e i più giovani.