MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DELLA SERA, SCIENZA DELLA VITA, ORDINE, DISORDINE,ARMONIA


Tutto ciò che esiste, senza alcuna eccezione, ha un senso, uno scopo, un fine, una ragione d'essere.  Nulla è stato creato a caso.  Nessun essere può rinunziare al suo ruolo, o scambiarlo con quello di un altro. Ogni essere quindi deve realizzare il suo parti­colare ordine e nel modo migliore...   LE SETTE RADICI DEL DISORDINE
Sono sette le catene che tengono avvinto l'esse­re umano, sono i così detti vizi capitali: la loro presenza si può considerare come la causa del disordine attuale e, insieme, la conseguenza del disordine ereditato. Esse sono: 1.  La superbia, che è l'opinione esagerata di sé, delle proprie capacità e dei propri meriti. Porta al disprezzo, al distacco e all'isola­mento dagli altri. 2.  L'avarizia, che è l'attaccamento smodato ai beni materiali. Porta a egoistiche conseguen­ze sul piano personale, familiare e sociale. 3. La lussuria, che è l'uso disordinato della propria  sessualità. Porta alla disgregazione della persona, del­la famiglia e della società. 4. L'ira, che è l'esplosione improvvisa e violen­ta dell'animo. Reca agli altri imprevedibili offese e danni. 5. La gola, che è l'uso disordinato degli ali­menti. Reca danni irreparabili alla salute fisica e psichica dell'individuo. 6. L'invidia, che è l'atteggiamento di astio verso persone ritenute più fortunate e felici. Porta alla rottura di molti rapporti interpersonali. 7. L'accidia, che è l'apatia nei confronti di qual­siasi impegno. Porta all'ozio e all'inattività in qualsiasi campo. Questi vizi (stili di vita disfunzionali) sono presenti, in maniera diversa, in tutti gli uomini e in tutte le donne, senza eccezione alcuna. E sono proprio i vizi a rendere lenta e faticosa la realizzazione dell' ordine e dell' amore.