MARCO PICCOLO

IL BRAVO BLOGGER, INDIGNAZIONE CONTRO GENITORI E FIGLI,


GENITORI E FIGLI  D'OGGI  Per il "bravo blogger" i motivi di indignazione non mancano mai e i giovani sono un bersaglio privilegiato. Questi ultimi, infatti, sono (in ordine alfabetico): "apatici, arroganti, bam­boccioni, cinici, consumisti, disimpegnati, edonisti, egoisti, ignoran­ti, immaturi, impreparati, incolti, incoscienti, insensibili, irresponsabili, maleducati, mammoni, menefreghisti, narcisisti, scansafatiche, superficiali, viziati, volgari". E ANCORA: - "Non hanno ideali, in loro la sfera materiale prevale
su quella morale e spirituale". - "I loro valori si chiamano iPhone, play station, abbiglia­mento firmato, auto di grossa cilindrata". - "Il linguaggio degli sms, pieno di storpiature, ha impoverito il loro lessico rendendoli incapaci di esprimere concetti complessi". - "Pensano sempre a divertirsi". - "Vogliono tutto e subito". IL “BRAVO BLOGGER” NON MANCHERÀ POI DI RICORDARE LA REALTÀ DI IERI, OVVIAMENTE ALL'OPPOSTO RISPET­TO A QUELLA DI OGGI. Prendiamo ad esempio le ultime due afferma­zioni. Se i giovani d'oggi "pensano sempre a divertirsi", quelli di ieri, evidentemente, "non pensavano mai a divertirsi". E qual è il contrario di "vogliono tutto e subito"? Cosa volevano i giovani di ieri? "Niente e dopo", evidentemente. Detto tutto questo, il “BRAVO BLOGGER” avrà ovviamente cura di non dimenticare la premessa indispensabile prima di lanciare accuse indiscriminate verso una categoria di persone (i giovani, nella fattispecie): "Per carità, non voglio generalizzare e fare d'ogni erba un fascio. Non tutti i giovani sono così. Tuttavia ... ". E I GENITORI? La reprimenda contro i giovani è automaticamente estensibile ai genitori e anche qui i luoghi comuni sono ampi e suggestivi e il “bravo blogger” li conosce tutti. I GENITORI: - "Sono iperprotettivi, ipertolleranti, iperpermissivi (e altri iper-qualcosa)".- "alle richieste dei figli, non dicono mai di no". - "non si sforzano di instaurare un dialogo con i figli". - "hanno rinunciato ad ogni forma di controllo su di loro". - "Non li educano al rispetto delle regole". - "Sono incapaci di capire il disagio giovanile". - "Non offrono ai figli alcun modello positivo da seguire". - "Se la prendono con quegli insegnanti che, a loro dire, sono troppo severi e danno troppi compiti”. - "In un viavai di separazioni, divorzi, nuove unioni, fanno crescere i figli in un ambiente familiare sgretolato". Il “BRAVO BLOGGER” mostrerà tuttavia sempre una certa “bonomia” e anche di comprendere le difficoltà dei genitori, spesso impreparati e smarriti, in una società che cambia e dove, quindi, cambiano anche le esigenze dei figli. Oggi, argomenterà il “bravo blogger”, i genitori si sentono spesso schiacciati sotto il peso delle accresciute responsabilità, dei sensi di colpa per il dubbio di sbagliare nell’educazione dei figli. Vanno poi considerati, dirà indulgente  il " BRABO BLOGGER",  gli innumerevoli impegni della vita moderna che rendono difficile trovare il tempo per seguire i figli. A parziale attenuante delle accuse mosse, insomma, il “bravo blogger” concluderà dicendo che: “Oggi il mestiere di genitore è veramente un mestiere impossibile”.