MARCO PICCOLO

TEMI TRASCURATI, DEPERSONALIZZAZIONE,ANSIA, DEPRESSIONE, NEVROSI, ISTERIA


La depersonalizzazione  che comporta un senso di estraneità da se stessi e distacco dal corpo e di conseguenza dal mondo esterno è un  fenomeno che un tempo si pensava fosse caratteristico solo dei pazienti con disturbi dissociativi. Oggi invece si riconosce  che compare all'interno di altri quadri clinici connessi ai disturbi d'ansia, dell'umore, isterici, somatoformi, alimentari, e così via.... PEZZI SPARSI DI ME
La depersonalizzazione È UN DISTURBO DELLA COSCIENZA DELL’IO (coscienza dell’attività personale, dell’unità personale, dell’identità personale, dei confini tra l’io e il mondo). Quando il vissuto di depersonalizzazione riguarda essenzialmente la coscienza di sé (una persona che dica: “Mi sento come liquefatto, come se la carne colasse giù dalle ossa” oppure “ Come se la metà inferiore del mio corpo fosse morta”, oppure “Come se il mio corpo fosse in pezzi e i pezzi sparpagliati nella stanza”) si parla di DEPERSONALIZZAZIONE AUTOPSICHICA eventualmente distinguendo una DEPERSONALIZZAZIONE SOMATOPSICHICA, quando essa riguarda il vissuto somatico. Si parla di depersonalizzazione allopsichica o derealizzazione quando il vissuto concerne il mondo esterno (una persona che dica: “Mi sembra che tutto sia estraneo e diverso, che tutto avvenga automaticamente”). La persona è consapevole della esperienza di depersonalizzazione e l’esprime  spesso in termini di “come se” (ad esempio, “ Come se ogni parte del mio sé fosse separata da me", "come se ci fosse un muro tra me e il mondo esterno", " come se stessi vivendo in un sogno continuo").