MARCO PICCOLO

NIENTE PORNOGRAFIA, SIAMO INGLESI, CENSURA DI STATO, LA NUOVA LEGGE, FOTO, PROTESTE E SCANDALO


Londra, no alla censura di Stato nel porno. Proteste, manifestazioni  e "vivaci" contestazioni  davanti all'ingresso del Parlamento inglese contro la legge che vieta la libera espressione della "normale" sessualità negli spettacoli e nei film hard: "Chi può decidere il limite del consentito quando abbiamo a che fare con adulti consenzienti che non fanno male a nessuno?"LA "MODERNA"  PORNOGRAFIA SPORCA L'INNOCENZA E SPINGE A CRIMINI SESSUALI
La protesta più colorita che si è vista a Londra negli ultimi 20 anni è andata in scena davanti ai palazzi del potere. Specialmente,  davanti alla Camera dei
Comuni e a quella dei Lord che hanno approvato una legge, entrata in vigore il primo di dicembre, che vieta pratiche considerate “violente e sessiste” nei film dell’industria del porno prodotti nel regno di sua maestà, così come vieta le stesse pratiche negli spettacoli per adulti che costituiscono una gran parte dell’economia di molte, "suggestive",  zone della capitale.
“Spanking”, “squirting” “facesitting”, ecc..  in un video porno o in uno spettacolo per soli uomini o per sole donne, ora è vietato. E a Londra, giustamente,  ne fanno una questione di libertà e di “censura”. La diffusione della pornografia è enorme e, spesso, agisce come una droga e dà dipendenza: una dipendenza indotta da sostanze chimiche endogene, prodotte dall'organismo di fronte alle immagini  eccessivamente   stimolanti del porno. Quest'ondata neurochimica è uno dei primi responsabili, secondo una vasta bibliografia specialista anglosassone,  di crimini sessuali in costante aumento in moltissimi Paesi. Da qui la nuova legge inglese