MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DELLA SERA, NATALE 2014, PAPA FRANCESCO,VEDERE IN OGNI BIMBO IL BAMBINO GESÙ


C'era grande attesa per la benedizione solenne 'Urbi et Orbi' di Papa Francesco… La nostalgia della pace interiore e dell'amore perduto ci spinge a ricominciare da capo e riscrivere la vita seguendo le orme di un bambino straordinario che ci precede e che, ad ogni nostro richiamo si ferma, ci porge la sua piccola mano e ci guida con tenerezza… RICOMINCIAMO DA GESÙ BAMBINO 
 Natale! Gesù è nato. Ma proprio il 25 dicembre? Niente di meno sicuro. I liturgisti lo sanno bene: si è iniziato col festeggiare l'Epifania. Natale è venuto più tardi in Occidente, attorno al III-IV secolo. E si è scelta per questa festa una coincidenza geniale. Infatti, mentre il solstizio d'estate (21-24 giugno) annuncia il declino (Giovanni Battista: «È necessario che lui cresca e che io diminuisca»), il solstizio d'inverno annuncia la rimonta dell'astro solare: il Sole invitto! Una festa pagana che si volle cristianizzare, conservando così tradizioni multisecolari. Oramai, almeno nel calendario, il sole pagano è soppiantato dal sole cristiano, il Cristo. Da allora comincerà a svilupparsi una liturgia complementare e più suggestiva, attorno alla mangiatoia, con l'asino e il bue, suggeriti da un passo di Isaia (1,3). Poco importa se non è vero, purché si conservi l'essenziale. E l'essenziale non è il sentimento di povertà e di umiltà, l'essenziale non è il freddo, il ghiaccio, la neve ... No, l'essenziale è la venuta del Figlio di Dio nel mondo per salvare l'umanità. «Riconosci, o cristiano, la tua dignità», dirà san Leone in uno dei suoi sermoni a Roma. Noi abbiamo l'audacia di credere che l'umanità non morirà. Perché gli uomini, tutti gli uomini, sono chiamati da questo Bambino a diventare figli di Dio.