MARCO PICCOLO

PETTEGOLEZZI, BLOG, DICERIE, COMMUNITY, LEGGENDE METROPOLITANE, BLOGGER,


LE CHIAMANO IN MOLTI MODI: URBAN LEGEND, PETTEGOLEZZI, RUMOR,  LEGGENDE METROPOLITANE, MITI MODERNI, BUFALE… DICERIE INSOMMA.  LE STUDIANO, DA ANNI, IN TANTI, TRA PSICOLOGI, STORICI, ANTROPOLOGI E SOCIOLOGI. EPPURE RESTANO UN FENOMENO ANCORA PIENO DI FASCINO E  DI  SUGGESTIONI. I SOCIAL NETWORK SI STANNO RIVELANDO UNO DEI TERRENI PIÙ FERTILI PER LA DIFFUSIONE DELLE «BUFALE DA COMMUNITY» . SONO STORIE FALSE, MA NASCONDONO SEMPRE PAURE REALI... IL BARBECUE DELLA VERITÀ
 La diceria è un fenomeno sociale tanto pervasivo quanto sfuggente. Infatti, pur basandosi su fatti assoluta­mente non accaduti e spesso neppure verosimili, può in­fluire in modo determinante sulla percezione della realtà e sul giudizio intorno a cosa sia vero o falso. Pur non avendo spesso alcun aggancio con l'oggetto di cui sparla la diceria può trasformare per sempre la percezione dell'oggetto stesso da parte dei blogger. Pur trasmessa indivi­dualmente da blog a blog e pubblicata sui post con il suo corredo di prove tanto ambigue (e false) quanto precise - la diceria è un fenomeno assolutamente collet­tivo. Non nasce da un blogger né da un blogger può essere messa a tacere. Pur vertendo su fatti irreali, la dice­ria è un fatto sociale assolutamente reale: così reale da po­ter affermare a buon titolo che non esiste gruppo sociale, community o cultura che non possegga le proprie dicerie e i propri pettegolezzi. E poiché la community (come la società reale) è comun­que formata da individui, si può anche affermare che la diceria ed il pettegolezzo rappresentano una caratteristica psicologica universale.