Bisogna comprendere che la vita non è un dono gratuito della natura, che è invece e soprattutto un compito da soddisfare, una missione da compiere e che, se conferisce dei diritti, impone anche precise responsabilità… RESPONSABILITÀ VS MEDIOCRITÀ SPIRITUALE
Ogni giorno incontriamo tante persone conosciute e sconosciute, significative e anonime. Gente a cui siamo legati da particolare affetto, riconoscenza, o individui antipatici, che ci hanno fatto dei torti, ci hanno annoiato o offeso. Spesso viviamo l'incontro con superficialità, dando per scontato che alcune persone siano significative (abbiano un significato) per noi e altre non significhino proprio nulla per la nostra vita.Come mi può interessare il volto di uno sconosciuto? Eppure, a pensarci bene, quando un volto mi guarda esso mi riguarda. Non posso rimanere estraneo a tale volto, poiché esso si presenta davanti a me come un altro. È una persona, sia pure sconosciuta, un mio simile che mi incontra. Questo fatto è ricco di tanti stimoli. Dal momento in cui mi si presenta davanti io non posso più ignorarlo. Diventa per me domanda: mi accogli o mi rifiuti? Che cosa significo per te? Ecco sono qui!Io divengo immediatamente responsabile, sono chiamato a «rispondere a». E questo per ogni persona che incontro, tanto più se questa persona è da me conosciuta.Tale responsabilità presenta alcuni tratti.SINGOLARITÀ. lo sono chiamato a rispondere a questo tu. Non sono chiamato a rispondere a tutte le domande del mondo. Sarebbe impossibile e vano desiderio, perché posso occuparmi solo di pochi.INDECLINABILITÀ. Cioè non posso declinare la responsabilità su altri, come si declina un incarico. Non posso rifiutarla, scaricarla su altre persone o sulla natura… Delle colpe e degli errori dobbiamo rispondere in proprio.