MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, PERCORSI DI UMANIZZAZIONE, "L'ACCETTAZIONE DELL'INACCETTABILE"


DISPONIBILITÀ 
Essere disponibili! È una bella frase, di moda, che corre sulla bocca di tanti. L'abituale volontà di esser trovato disposto a prestarsi pronta­mente al bene altrui secondo il bisogno del momento, senza altri li­miti che non siano quelli dell'impossibilità e completa non-ido­neità: questa la virtù della disponibilità.  Non è disponibile chi avendo idoneità e possibilità manca di vo­lere; nemmeno chi si prefigge di prestarsi solo talvolta, saltuaria­mente, né chi si muove soltanto se sollecitato o stimolato. La disponibilità si riconosce nella prontezza alla chiamata e al­l'aiuto, senza rimandi a tempo indeterminato di ciò che si può fare subito. Adesso e non dopo. Adesso tutta la sincera dimostrazione e assicurazione del buon volere, allorché la richiesta non può effet­tuarsi che in un secondo tempo. La persona buona non si dimostra contrariata, seccata, maldi­sposta, esitante. Non assume contegno da far pensare all'altra di non essere gradita, degna di fiducia, meritevole. La parola più adatta ad esprimere la disponibilità è questa: Ec­comi! Come dire: il mio tempo, il mio interessamento, la mia per­sona è ora e per quanto occorre a suo completo esclusivo servizio. L'interlocutore deve provare la gradevole impressione di essere en­trato un po' nel cuore, di goderne in quel momento l'esclusiva.