MARCO PICCOLO

“Io penso che il paradiso terrestre debba essere così”.


Così disse estasiato Berlusconi quando visitò "Non è la RAI" il programma televisivo italiano ideato da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo e diretto dallo stesso Boncompagni, andato in onda dal 9 settembre 1991  al 30 giugno 1995 per quattro edizioni. La trasmissione, fenomeno di costume degli anni novanta mandava in onda in diretta dallo studio 1 del Centro Safa Palatino di Roma protagonisti del varietà,  balletti, giochi telefonici e canzoni, tutti eseguiti da un gruppo di ragazze adolescenti o poco più...E' QUI IL PARADISO! 
Prima trasmissione di intrattenimento a frequenza quotidiana delle reti Fininvest ad impiegare la diretta ha lanciato personaggi importanti del mondo del
teatro, della musica, del cinema e della televisione ed è andato in onda su Canale 5 nella sua prima edizione e per parte della seconda, per poi trovare il massimo successo su Italia 1, dove fu spostato nel gennaio del 1993. Alcune delle protagoniste dello show hanno iniziato lì le loro carriere di attrici, cantanti, conduttrici televisive e attrici , tra cui Laura Freddi, Alessia Mancini, Alessia Merz, Antonella Mosetti,  Claudia Gerini e la stessa Ambra Angiolini.  Una volta, durante le riprese arrivò il Cavaliere.  “Io penso che il paradiso terrestre debba essere così”. È con queste parole che un ancora 'giovane' Silvio Berlusconi, all'inizio degli anni '90 descrisse per la prima volta le 200 ragazze di "Non è la Rai", mentre giravano il noto programma di Gianni Boncompagni sul colle Palatino, a Roma. A raccontarlo è lo stesso autore televisivo a "Il fatto quotidiano". "Rimase attonito, senza parole, ipnotizzato da quella visione", racconta Boncompagni.
 "Tornò un mese dopo, e ridisse la stessa cosa". "Le ragazze erano tutte vestite uguali, e naturalmente gli sponsor facevano a gara per darci i vestiti - prosegue l'autore televisivo che non manca di lanciare frecciatine a un allora emergente Bonolis: "Ricordo che da Mediaset all’inizio mi ammollarono Bonolis che aveva già il contratto, ma io lo detestavo allora come lo detesto oggi. Non gli feci fare niente e dopo un anno misi Ambra al posto suo".