MARCO PICCOLO

NON SONO UN BAMBOCCIONE, MA LAVORARE STANCA, ATTUALITÀ, IL CASO DEL MESE


A volte ci si meraviglia di come molti giovani studino e lavorino... in merito è intervenuto anche il ministro Poletti: I miei figli d'estate sono sempre andati a lavorare e non si distrugge un ragazzino se invece  di stare a spasso va a fare quattro ore di lavoro…  Tanto è bastato per dare la stura a commenti e interpretazioni. Qualcuno, leggendo tra le righe, ha visto dietro le parole del ministro Poletti un disegno politico per sfruttare gratuitamente il lavoro dei giovani... SCUOLA & LAVORO
 In questi giorni in Inghilterra ha destato un certo scalpore il fatto  che il figlio di un calciatore milionario lavori, a chiamata,  in un bar e  che un celebre chef,  conduttore televisivo,  mandi le
figlie a lavorare nei fini settimana in un  pub. Tolta la celebrità dei padri, per i giovani studenti britannici il fatto non è affatto raro. Secondo studi accurati un quarto degli studenti e studentesse degli ultimi anni di scuola media superiore il sabato lavora in caffè e ristoranti per guadagnare un po’ di soldi e fare esperienza di lavoro. Sulla cosa i pareri sono divisi. C’è chi, come il nostro ministro Giuliano Poletti, loda queste forme di lavoro saltuario e precario: gli studenti si preparano e imparano il valore della moneta. Ma i britannici hanno dubbi: pare che i soldi guadagnati siano poi spesi in alcol e canne, e questo non riscuote approvazione. Inoltre il Guardian riporta i risultati di un accurato studio del Prof. Angus Holford : i giovani studenti
che lavorano il sabato, e soprattutto le ragazze, perdono colpi nel profitto scolastico e agli esami finali. Il lavoro distrae, stanca, distoglie dallo studio. Altra cosa sarebbe se, come è stato sperimentato in Italia in alcuni istituti tecnici, l’attività di lavoro si realizzasse come parte di un progetto educativo elaborato e gestito dalle scuole, magari anche, ma non solo, nei pub e dai fruttivendoli, dove d’estate il ministro Poletti dice che lavorano i suoi figli.