MARCO PICCOLO

Professione blogger: l’”hobby” più pericoloso del mondo


E' un tema trascurato dagli stessi blogger,  ma l'elenco di chi, a causa del blog, viene ucciso è infinito in quei paesi in cui la libertà d’espressione è un dover essere lontanissimo come quasi tutte le altre libertà individuali.  Però anche in Italia...  NÉ EROI NÉ MARTIRI, SOLTANTO BLOGGER  
Poche settimane fa è toccato al bengalese Ananta Bijoy Das, abbattuto a colpi di macete...  uno dei tanti blogger eroi quotidiani il cui  nome si diffonde spesso contemporaneamente alla notizia della loro morte.  L’elenco è tanto lungo quanto spaventoso per le postille di minacce o requiem da aggiungere accanto ad ogni nome. L’ultimo è Mario Piccolino, ultimo in ordine temporale. Faremmo bene a ricordarne il nome per impararne altri di nomi come il suo... prima di piangerli su una lapide. 
  «Ucciso a Formia l’avvocato blogger paladino della legalità». La notizia della morte di Mario Piccolino, assassinato nel suo studio legale in provincia di Latina con un colpo alla testa, rimbalza sui siti internet italiani mentre i media si arrabbattano alla ricerca delle note biografiche di questo temerario 71enne fino a questo momento pressoché ignoto alle cronache nonostante la sua coraggiosa battaglia contro la camorra, bestia nera dell’agro pontino.  Mario Piccolino, era in pensione e si dedicava al suo Freevillage.it, il sito dedicato alle battaglie civili che gli era costato già più d’una minaccia e svariate teste di animali mozzate depositate davanti casa (nel 2009 fu aggredito e picchiato con un cric).  Mario Piccolino, era un blogger... E di questi tempi i bloggers, considerando l’espressione come sinonimo di giornalisti per hobby che provano a raccontare l’irraccontabile, non se la passano bene da nessuna parte.