"Lo sport fa bene al sesso, il sesso fa bene allo sport"... «Cari maschietti rassegnatevi: un rapporto sessuale prima di una prestazione sportiva agonistica è fondamentale per le nostre atlete, in quanto il gentil sesso produce ormoni altrimenti sconosciuti che fanno sparire la gentilezza trasformandola in carica agonistica allo stato puro. Che dire... ci tocca». SPORT E SESSO, LA CONFERENZA È OSÉ: «TOLGO MIA FIGLIA DA QUELLA SQUADRA»
Sport. L' orgasmo femminile è, in sostanza, un doping autorizzato. Ovvero si traduce in migliori performances, grazie all'aumento della concentrazione di testosterone che le atlete hanno dopo un rapporto sessuale. Questo, in buona sostanza, quanto emerso nell’ incontro "Lo sport fa bene al sesso, il sesso fa bene allo sport"
organizzato dall'amministrazione comunale di Roveredo. Il paese si è spaccato in due: da un lato i sostenitori della bontà dell'iniziativa; dall'altro i genitori di atlete minorenni che hanno giudicato fuori luogo queste “indicazioni” a contenuto sessuale. Anzi un genitore ha già provveduto a ritirare la propria figlia dall'attività sportiva. La motivazione è legata proprio all'atteggiamento tenuto dalla società sportiva di pallavolo Vis et Virtus in seguito all'evento promosso dall'amministrazione comunale, giudicato licenzioso e diseducativo. Nella realtà dei fatti la conferenza è stata sostanzialmente uno "spot" a favore dell'attività sessuale prima della pratica sportiva. A beneficiarne – come ho sopra specificato- sarebbero soprattutto le atlete, che
svilupperebbero dopo l'attività sessuale una carica suppletiva che aiuterebbe l'agonismo in campo sportivo. Considerazioni scientifiche ma che hanno fatto storcere il naso a molti genitori per il “messaggio” che è arrivato anche ad atlete minorenni. Si difende con forza Palmiro Bran, presidente della società ginnastica Vis et Virtus: «Nessuno si scandalizzi – ha scritto -, la società non ha avuto niente in contrario rispetto all'incontro sul rapporto tra sesso e sport organizzato dall'amministrazione comunale. La conferenza è stata gestita da una personalità molto competente (il dottor Michele Vanin, specialista in ginecologia ed ostetricia ndr) e non ha affatto costituito un problema. Anzi, ho trovato che incontri del genere potessero incrementare il livello culturale delle persone, e del paese tutto».