MARCO PICCOLO

TEMI TRASCURATI, ITALIA, GENITORI CONTADINI, GENITORI MAFIOSI, UN ABBRACCIO MORTALE


L’Ottocento piomba tra noi con una notizia che sembra uscita da un romanzo di Dickens. Molti ragazzi  in provincia di Crotone, hanno abbandonato la scuola dell’obbligo per aiutare i genitori nei campi... Il lavoro minorile in Italia è in crescita ed è facile capire il perché: crescono la povertà e l'emarginazione, cresce il lavoro irregolare clandestino, cresce l'abbandono scolastico... CROTONE: BIMBI MANDATI A LAVORARE LA TERRA INVECE DI ANDARE A SCUOLA
Altro che Europa a due velocità. In Italia ci sono solo lentezze mortificanti e distruttive. I bambini calabresi che non perdono tempo con l’alfabeto sono figli di poveri agricoltori...  oppure di ricchi mafiosi. I primi sostituiscono i libri di scuola con il lavoro nei campi, i secondi bivaccano nei bar di paese per imparare l’arte dell’intimidazione e del ricatto.  Osserva Massimo Gramellini: sui genitori mafiosi c’è poco da dire, anche se ci sarebbe molto da fare. Non me la sento invece di gettare la croce
addosso ai genitori contadini, convinti in buona fede che lo sviluppo delle facoltà mentali dei figli non offra loro la minima possibilità di riuscita nella vita. Ed è vero. Cos’altro potrebbero pensare,  visto che in tutta italia  ci sono torme di giovani laureati disoccupati e frustrati, che nel migliore dei casi emigrano e nel peggiore
intristiscono? Qualsiasi nobile discorso sul ruolo sociale della scuola, e sull’istruzione come strumento per trasformare un suddito in cittadino, collassa di fronte alla prosa della realtà quotidiana, rappresentata da una dura lotta contro l’appetito. Alla fine le due anomalie, dei contadini e dei mafiosi, si tengono insieme in un abbraccio mortale. Uno Stato che tollera al suo interno uno Stato parallelo non può dare altro lavoro che la miseria e altra istruzione che la distruzione.