MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DELLA SERA, QUANDO LA LUCE È ACCESA E IN CASA NON C'È NESSUNO


Tra i disturbi che l'isteria può dare alcuni sono di portata eccezionale, come: cecità,  mutismo, torcicollo, attacchi con­vulsivi simili a quelli epilettici, anestesia totale o parziale (ipoestesia) in settori più o meno vasti (a guanto, a calza, in tutta una metà del corpo, ecc.), rigidità nucale e del tron­co tanto intensa che il paziente può restare teso per ore poggiando sul letto solo la testa e i piedi (arco isterico) con­tratture...  Ancora più svariati e spettacolari sono i disturbi psichici: impressionanti crisi di agitazione, periodi di sonno che durano giorni interi e persino settimane, episodi in cui il paziente riproduce leziosamente il contegno di un bambino, son­nambulismo, fughe inconsulte, atteggiamento di stu­pore e comportamento da automa, ecc. I MALI DELL'ANIMA: PERSONE ISTERICHE
Si tratta di individui che si crea­no con la fantasia un mondo magico e magnifico tut­to per loro, in cui possono godere una posizione di primo piano riuscendo a soddisfare così le loro ten­denze all'egocentrismo ed all'autovalutazione; spesso trasfigurano nella realtà questo mondo di fantasia e allora inventano avventure inverosimili in cui ri­salta il loro eroismo e lo difendono con tenacia e buona fede (mitomania). E così, via via, si scende alle frequenti forme di piccola isteria in cui manca­no, o sono circoscritti in rari episodi, i grossi distur­bi della serie isterica. E troviamo un'infinità di gente che è insoddisfatta della vita, ma che non se la pren­de troppo: perché vive  "con la testa fra le nuvole" e si rifà di ogni delusione reale sognando ad occhi aperti un mondo in cui tutto va bene e soddisfa.
NOTA INTEGRATIVAL'isteria è una modalità di reazione di tipo immaturo-primitivo che può imitare qualsiasi malattia organica manifestandosi nei più svariati sintomi: somatici (detti anche di conversione), spesso transitori e mutevoli; psichici, transitori o permanenti, come amnesie, turbe dello stato di coscienza con stati crepuscolari, ecc., catatonia, stati deliranti allucinatori, depressivi, maniacali, mitomanici, ecc. Caratteristica di tutte queste multiformi manifestazioni morbose è la mancanza di alterazioni orga­niche di base, la facile modificabilità con la suggestione, la teatralità, il finalismo (esiste cioè un utile secondario alla malattia), la scarsa partecipazione e reazione emotiva e di allarme che destano nel malato (la belle indifference).