MARCO PICCOLO

CALIMERO NON LO SA, VOLONTÀ, CORAGGIO, ONORE, DIGNITÀ, RISPETTO DI SE STESSI E DEGLI ALTRI


Un deficit di volontà produce disagi, squilibri e patologie. Conduce a un senso di scoraggiamento e inferiorità, a un'insicurezza cronica, a un'inconcludenza e a una frammentazione che minano l'esistenza. Ma il rimedio c'è. La volontà può essere educata.....    LA VOLONTÀ DISABILE L’educazione della volontà, come ho scritto altrove, presume una capacità di comanda­re  a  se stessi, di fare delle scelte, di non lasciarsi trasportare da spin­te interne o esterne, di far combaciare l’ideale con i fatti. Presume un’abitudine di forza d’animo che si acquista via via ripetendo gesti e scelte, esigendo molto da se stessi, cercando sem­pre il meglio, pagando di persona, accettando volentieri il sacrificio necessario per arrivare a determinate mète. L’educazione in questo campo è estremamente necessaria. Nessuno si improvvisa forte e coraggioso, nessuno è capace di guidare la propria vita specialmente nei momenti più turbolenti se non si è esercitato, nessuno riesce a imporre a se stesso quei gesti difficili e duri ma necessari per essere onesti, se non ha fatto emer­gere adagio adagio le proprie forze più importanti. Sarebbe una non-educazione, e peggio una diseducazione, sot­trarre ai  giovani ogni sforzo e ogni difficoltà, rendendo tutto a portata di mano, dando soddisfazione a ogni richiesta: non si co­struirebbe una personalità, anzi si farebbe crescere una persona egoista, incapace di amare e molto vulnerabile.