MARCO PICCOLO

CACCIATORE SI SALVA DALL'ORSO INFEROCITO INFILANDOGLI UNA MANO IN GOLA


Solo un articolo letto da bambino e tanto sangue freddo hanno permesso a un cacciatore 26enne del Montana di salvarsi dall’attacco di un orso grigio...."VOGLIO CHE TUTTI SAPPIANO CHE NON E' COLPA DELL'ORSO. ERA SPAVENTATO ALMENO QUANTO LO ERO IO"
Chase Dellwo è uscito per cacciare cervi con l’arco nei boschi fuori dalla cittadina di Choteau insieme al fratello maggiore Shane, 30 anni. Quando i due  si sono divisi  Chase ha  iniziato l’ascesa fra i boschi in condizioni meteo pessime, con venti che soffiavano a 50-60 chilometri all’ora, neve e pioggia. Improvvisamente, l’uomo si è trovato di fronte un orso grigio a nemmeno un metro di distanza.  “Avevo una freccia incoccata, così ho alzato l’arco davanti a me e ho fatto due o tre passi indietro – racconta l’uomo alla Great Falls Tribune –. Tuttavia non c’è stato nemmeno il tempo di tendere l’arco”. L’animale, del peso di circa 160 chili, ha infatti buttato a terra Chase e ha iniziato a colpirlo alla testa.
In quel momento, un cassetto si è aperto nella memoria dell’uomo. “Mi sono ricordato di un articolo che mi aveva  letto  mia nonna  e  che spiegava che i grandi mammiferi hanno un cattivo riflesso faringeo”, racconta Chase. “Così gli ho infilato il braccio destro in gola”, conclude. La mossa  ha funzionato e l’orso si è allontanato permettendo al cacciatore di mettersi in salvo. Se le condizioni del plantigrado dopo il colpo alla gola non sono note, il cacciatore, tutto sommato, se l’è cavata piuttosto bene. Ricoverato in ospedale, gli sono stati dati duecento fra punti e graffette, ha rimediato un occhio gonfio ed escoriato e ferite da artiglio alla gamba. “Voglio che tutti sappiano che non è colpa dell’orso, era spaventato almeno quanto lo ero io”, ha voluto precisare Chase.