ANIMALISTA DÀ DA BERE AI MAIALI DISIDRATATI DIRETTI AL MACELLO, ANDRÀ IN CARCERE,PER LEI, ERANO DEGLI ASSETATI DA SOCCORRERE

PER LEI, ERANO DEGLI ASSETATI DA SOCCORRERE. PER L’ALLEVATORE, UNA PROPRIETÀ PRIVATA DA NON TOCCARE. Kajnc   un’animalista canadese rischia  fino a dieci anni di carcere per avere dato da bere a dei maiali chiusi in un camion diretto al macello.  E’ scattata, infatti,  la denuncia del proprietario degli animali, Eric Van Boekel.  Nei suoi intenti, la donna stava obbedendo a un preciso dovere  di civiltà, umanità e carità cristiana.... “NON SONO DEGLI ESSERI UMANI, MALEDETTA STUPIDA DONNA!”Un’animalista canadese rischia una multa  o una pena  fino a dieci anni di carcere per avere dato da bere a dei maiali chiusi in un camion diretto al macello. Nei suoi intenti, la donna stava obbedendo ad un dovere morale ed umano. Per il camionista, tuttavia, era mossa solo dalla “stupidità”. Anita Krajnc – dell’associazione “Toronto Pig Save” (“Salvataggio Maiali di Toronto”) – è comparsa oggi davanti alla Corte di giustizia dell’Ontario per fissare le date di un procedimento che scalda gli animi degli animalisti ed è considerato “oltraggioso” dall’organizzazione di Krajnc. Il 22 giugno scorso la donna si trovava con altri attivisti a un incrocio di Burlington per essere testimone, come ogni settimana, del passaggio dei camion di maiali diretti al locale macello. Quando uno di essi si è fermato a un semaforo rosso, Krajnc ha iniziato insieme agli altri a dare da bere ai suini versando dell’acqua nelle fessure del veicolo. Come riporta Cbc, a quel punto l’autista del mezzo ha protestato con la donna e quest’ultima ha risposto recitando un versetto biblico: “Andando incontro agli assetati, portate acqua”. “Non sono degli esseri umani, maledetta stupida donna!”, le avrebbe risposto il camionista.Il giorno dopo è scattata la denuncia del proprietario degli animali, Eric Van Boekel. Ora, Kajnc dovrà rispondere dell’accusa di danneggiamento, essendo i maiali una proprietà dell’allevatore. Rischia da una multa di quasi 4mila franchi fino a dieci anni di carcere