MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DELLA SERA , ATTENTO AD “ AMMAZZARE” IL TEMPO, PERCHÉ INTANTO LUI AMMAZZA TE


La nostra esistenza è vissuta nel quotidiano, sequenza interminabile di gesti, pensieri, incontri, scelte che si susseguono nel divenire dei giorni. Inverno, primavera, estate, autunno, Ieri, oggi  domani... È un continuo correre che ti logora dentro. Nascita,  infanzia, fanciullezza, giovinezza, età matura,vecchiaia: la tua vita tessuta nel tempo. IL TEMPO È LA SOSTANZA DI CUI È FATTA LA VITA
Gli antichi pensavano che il tempo fosse un dio (Kronos) rappresentato come un personaggio che divora i figli che partorisce. Anche noi abbiamo la sensazione di essere immersi nel tempo e di esserne in un certo qual modo mangiati. Il tempo sembra il luogo del nostro progressivo disfacimento. Fino alla morte. Ordinariamente non pensiamo a ciò tutti protesi nel sognare e progettare il nostro avvenire. Ma quando qualche persona cara o  un amico o amica viene a mancare, abbiamo proprio l'impressione di essere inseriti  in una corsa che porta inevitabilmente verso la morte. Vorremmo reagire, deviare il cammino, ipotizzare una soluzione  che non sia la morte. Ci accorgiamo che siamo fatti per la vita. La vogliamo piena, ricca di presenze, incontri. Nel tempo che abbiamo vorremmo fare tante cose. Vorremmo che non finisse mai… Noi non ci rassegniamo ad essere prigionieri del tempo. Sentiamo, dentro, che il nostro cuore è troppo grande per essere bloccato in una sequenza rigida di ieri, oggi e domani. I nostri sentimenti sono un abbraccio contemporaneo  e sintetico di passato, presente e futuro… e noi siamo  “scintille di eternità”.