MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE, VENERDÌ SANTO, CULTURA, FILOSOFIA, RELIGIONE,DIO HA RISCHIATO DI ESSERE VISSUTO COME IMPOSTORE


Alla sera del venerdì santo, Dio ha rischiato di essere vissuto come impostore. Impostore per aver permesso la perdita di un uomo che a Lui si era votato anima e corpo. La perdita di quest'uomo, Gesù, destinato a morire come ciascuno di noi, era scandalosa....IL DIO CROCIFISSO
Con Gesù noi potevamo sapere  quanto Dio si interessa  all'uomo e se l'uomo è nel giusto dando fiducia a Dio. Ora Dio, nel momento stesso in cui Gesù moriva nella sua solitudine, abbandonato da tutti, ha rischiato di passare per una pericolosa illusione. Una illusione di cui Gesù era la vittima, Lui che si era affidato a Dio senza chiedere nulla in cambio. Gesù trascinava Dio nella sua rovina. Ma nessuno gli poteva credere. E così, per salvare Dio dal disastro, tutti, la sera del Venerdì santo, accusavano l'uomo Gesù di essere un impostore. Il mentitore doveva morire. Per tutti, quella sera, Gesù era perduto e Dio salvato. Più tardi i credenti hanno capito che l'uomo Gesù era salvo perché Dio si era perduto nell'uomo: era Dio abbandonato sulla croce! Dio faceva sua la perdita del suo servo Gesù.  Questa perdita di Dio nell'uomo si chiama perdono, l'atto con cui Dio si dona all'uomo e lo rende capace di Dio. È appunto perché Dio si è perduto in Gesù, con lui, che Gesù è stato capace di affidarsi a Dio fino in fondo, di morire nella fiducia. Solo Dio poteva rendere l'uomo capace di un tale gesto di libertà. Solo Dio era capace di un tale atto. Solo Dio era capace di risuscitare l'uomo.