MARCO PICCOLO

ALBERGATORE GUARDONE PER 30 ANNI HA SPIATO I SUOI OSPITI NUDI O MENTRE FANNO SESSO, VOYEUR, VOYEURISMO


Da dei fori nel soffitto delle stanze ha portato avanti una sistematica opera di osservazione “scientifica” dei suoi ospiti. E Voi come vi sentireste  se vi dicessero che nel motel in cui avete soggiornato  il proprietario usava delle speciali grate nel soffitto delle camere per spiarvi  nei vostri momenti più intimi  e teneva un dettagliato diario dei  vostri  comportamenti sessuali, esistenziali e relazionali? NELLA RETE DEL VOYEUR
E' una storia veramente assurda che solo oggi  il voyeur ha dato il consenso di raccontare al giornalista del New Yorker che, nel 1980, ha visitato su suo invito il motel. Gerald Foos l’ha acquistato nel 1966 e, con l’aiuto della moglie Donna, ha creato dei fori rettangolari di 15x35 cm nel soffitto delle stanze poste direttamente sotto la soffitta. Coperte da grate di alluminio, le aperture servivano a Foos per spiare i suoi clienti  nei momenti più intimi o mentre facevano sesso. Dal 1966 al 1995 l’uomo ha tenuto un resoconto scrupoloso e quasi "scientifico" degli amplessi di migliaia di coppie di ospiti senza essere mai scoperto. Nella soffitta prendeva appunti sui suoi diari, si masturbava e, quando occasionalmente era accompagnato dalla moglie, faceva sesso con lei imitando gli ignari clienti.
«La ragione per cui ho acquistato questo motel è soddisfare le mie tendenze voyeuristiche e il mio grande interesse per tutti gli aspetti della vita privata delle persone ─ ha dichiarato l’impenitente guardone a Talese ─. L’ho fatto solo per la mia smodata curiosità riguardo alle persone e non perché sono un voyeur folle». I resoconti di Foos ─ interessato ai rapporti eterosessuali, ancora di più a quelli lesbici e solo marginalmente a quelli gay ─ erano estremamente fiscali. Nel 1973, per esempio, riporta di aver presenziato a 296 amplessi. 195 riguardavano eterosessuali, «che preferiscono la posizione del missionario». Durante gli stessi, il voyeur ha registrato 184 orgasmi maschili e 33 femminili.
Il reporter Gay Talese ha omesso finora di raccontare la storia di Foos perché si rifiutava di pubblicarla in forma anonima. Legato da un accordo di riservatezza e considerandolo una fonte ha deciso inoltre di non denunciarlo. Ora, però, il losco gestore del motel, ormai anziano e ritiratosi a vita privata,  ha dato il suo consenso a essere nominato poiché  i suoi reati sono caduti in prescrizione.   Talese uscirà a breve con un libro basato sul “Diario del voyeur” e altri registri tenuti dal maniaco.