MARCO PICCOLO

SESSO CON CANE , IL PERITO LO CONSIDERA SANO DI MENTE, IL GIUDICE: "INCAPACE DI INTENDERE E VOLERE",


La perizia psichiatrica del dottore Maurizio Marguglio, disposta dal giudice, concludeva affermando  che l'imputato, nel momento in cui ha commesso il reato, era in grado di intendere e volere. Il giudice Lorenzo Matassa, che per legge è "perito dei periti",  ha disatteso le conclusioni dello specialista e ha dichiarato affetto da "vizio di mente" l'imputato che l'anno scorso ha fatto sesso con un cane che si trovava in una villetta, in pieno giorno in via Liguria a Palermo. IL GIUDICE COME "PERITUS PERITORUM"
La perizia psichiatrica, disposta dal giudice, diceva esattamente il contrario. L'imputato, denunciato dopo essere stato sorpreso con il cane, è un clochard cinquantenne palermitano accusato di atti osceni in luogo pubblico. Allo psichiatra l'uomo ha confermato di aver fatto sesso con il cane dicendo inoltre che non si trattava della prima volta.
La mente dell'uomo, secondo il perito del giudice, era lucida e integra quando commise il fatto. L'imputato  ha confessato di nutrire da tempo un "amore" per i cani che andava oltre le normali coccole, anche se avrebbe preferito andare con le donne... ma la sua condizione di indigenza non glielo consentiva.
Avendolo ascoltato per due volte in aula, il giudice si è  formato l'opinione che il signor A. S. fosse affetto da vizio di mente. Nello specifico il GUP Dott. MATASSA ha reputato il reo non  imputabile perchè, nel momento in cui ha commesso il fatto-reato, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere, in toto, la sua capacità d’intendere e volere.  
Adesso l’imputato dovrà trascorrere due anni in una struttura residenziale sanitaria di tipo psichiatrico per  ricevere le cure del caso. In psicologia forense e in psicopatologia con zoofilia erotica, bestialismo o, più tecnicamente, zooerastia si designa la pratica parafiliaca umana di avere rapporti sessuali con animali.