AVER CURA DI SÉ
Per unificare il proprio io è necessario oltre alla capacità di pensare quella di ricordare. Viviamo spesso totalmente immersi nel presente raramente abbiamo la capacità di fare i conti con il nostro passato, bello o brutto che sia. Solo quando questa rimozione produce effetti vistosamente patologici ci vediamo alla fine costretti a rivolgerci allo psicoanalista perché ci aiuti a riportarlo alla luce. Eppure proprio il passato può dare significato al presente e aiutarci a progettare il futuro. Essendo priva di memoria la nostra è anche una società senza gratitudine. E’ raro che ci si ricordi di quello che si è ricevuto dagli altri. Si pensa di essersi fatti da sé l’atteggiamento verso i genitori e, più in generale verso coloro che ci hanno preceduto, è spesso più di contestazione che di riconoscimento e conseguentemente di riconoscenza. Eppure senza chi ci ha insegnato a camminare e a parlare saremmo come i bambini lupo che vengono trovati nella foresta e che non avendo avuto genitori non sanno fare né l’una né l’altra cosa. Imparare ad essere grati agli altri ci aiuterebbe ad essere grati alla vita. E, per chi intravvede in tutto ciò la Sua presenza, a Dio.