MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DI MEZZA ESTATE, LA FORZA DELLA GENTILEZZA,


Pensieri sulla  vita  perchè la vita è intrisa di pensieri e i pensieri  spiegano la vita... pensieri sulla vita per fermarsi su idee corrose dalla banalità e riscoprirvi un senso sotteso  e per svegliarci nello stupore  della realtà... pensieri sulla vita  per ritrovare  la propria interiorità...  UN GIORNO DI ORDINARIA GENTILEZZA
 La gentilezza  è una lingua che il sordo può sentire e il cieco può vedere, ha scritto Mark Twain. Non si tratta quindi di sorrisi affettati e parole stucchevoli.  Non è una strategia per ottenere uno scopo, vendere prodotti, fare proselitismo o farsi benvolere. La gentilezza perfetta agisce senza  pensare a se stessa. La cosa più bella  nella vita è fare qualche cosa  per qualcuno senza che se ne accorga, praticare atti, anche casuali, di gentilezza perché  niente di ciò che è buono  svanisce. In modo discreto  che non crei imbarazzo che non abbia  un retrogusto strumentale  come un raggio di luce che fa risplendere  chi lo riceve. Sii un arcobaleno nella  nuvola di qualcun altro  perché anche ciò che è piccolo e tenue può lasciare un segno duraturo,  cambiare la giornata di qualcuno, in qualche caso anche la vita. Le parole gentili sono brevi e facili da dire ma la loro eco è eterna diceva Madre Teresa e per Emily Dickinson le cortesie più piccole: un fiore, un libro, piantano sorrisi come semi che germogliano nel buio.  La gentilezza cura le relazioni, cuce gli strappi, avvicina. Per Goethe è la catena d’oro con la quale la società viene tenuta insieme ed è anche ciò che ci consente di attraversare  dolore  e privazione rimanendo umani come nei versi, bellissimi, di Ungaretti: Anche nel dolore la gentilezza ci solleva Ora che invade le oscurate menti Più aspra pietà del sangue e della terra, Ora che ci misura ad ogni palpito Il silenzio di tante ingiuste morti, Ora si svegli l'angelo del povero, Gentilezza superstite dell'anima...