MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DEL GIORNO, COSTRUIRE INCONTRO, ESSERE CON IL CUORE, VIVERE ASSIEME, FARSI EGREGI


Il tempo in cui viviamo non è favorevole al suscitamento e al potenziamento di atteggiamenti di attenzione e sensibilità all'altro, ai pensieri e ai sentimenti che l'altro esprime e comunica tramite la parola e il corpo, alle ricchezze di cui è singolare portatore, ai disagi e alle sofferenze di cui non poche volte è intessuto il suo esistere e che egli, spesso affannosamente, prova a narrare cercando comprensione, sollecitudine e assunzione di responsabilità.....  SOLITUDINI CONTEMPORANEE
La condizione dell'esser soli non richiama tanto l'esperienza del non aver vicino a sé presenze fisiche quanto quella del non poter comunicare se stessi a qualcuno e non poter avere un segnale di riconoscimento e una risposta da qualcuno, non poter essere accolti da qualcuno e non poter manifestare a qualcuno il proprio mondo interiore. La solitudine che affligge l'uomo contemporaneo trova la sua matrice in particolare nell'incomunicabilità, nell'impossibilità non tanto di esprimersi quanto di trovare un altro disposto a fare silenzio e ad ascoltare, semmai con attenzione e pazienza, con rispetto e partecipazione, con sensibilità e discrezione, in grado di saper lasciar parlare, intenzionato a donare tempo ed energie per accogliere nella propria mente e nel proprio cuore, propenso a incontrare e ospitare, incline a far tacere temporaneamente la propria interiorità evitando che le voci di questa interferiscano inopportunamente, capace di comprendere sentimenti ed emozioni, in grado di saper cogliere parole, gesti, sguardi, silenzi, sorrisi, lacrime.