MARCO PICCOLO

IL COMPLESSO DI INTELLIGENZA, LA FORZA DELLO STUPIDO, LA SINDROME DI DUNNING-KRUGER


Charles Darwin ("L'ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza") e Bertrand Russell ("Una delle cose più dolorose del nostro tempo è che coloro che hanno certezze sono stupidi, mentre quelli con immaginazione e comprensione sono pieni di dubbi e di indecisioni"). Shakespeare ("Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio"). Bibbia ( "La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio").....
 IL MALE PIÙ DIFFUSO E PREOCCUPANTE DELL’UOMO CONTEMPORANEO Lo "stupido"  crede sinceramente di essere superdotato (complesso di intelligenza): ecco perché è  veramente difficile, se non impossibile, ridimensionarlo.  Si tratta di soggetti con limitazioni nei processi ideativi e nelle capacità di giudizio (sono pessimi giudici di sé). Così avviene che meno si sa, più si è sicuri delle proprie opinioni e convinti di  saper fare tutto meglio degli altri: scrivere meglio, essere più spiritosi e avere un sofisticato  senso dell’umorismo  (non distinguono tra l’essere divertenti e l’essere ridicoli). È  la sindrome  di Dunning–Kruger   e colpisce  con frequenza  preoccupante.  Come già detto,  chi è affetto da “complesso di intelligenza”  e ritiene di essere migliore degli altri in tutti gli ambiti ed in particolare nel suo lavoro, sia esso stampare etichette di indirizzi, calciare una palla,  o  provvedere alla toelettatura  di cani.  Questa distorsione cognitiva (sopravvalutarsi) porta quelli che non sanno o non sanno fare ad essere i più decisi nelle opinioni, i più certi delle loro conoscenze, i più ostinati nel sostenere la loro posizione. E più si fa loro notare come quello che affermano sia del tutto illogico, più sostengono a piè fermo quanto hanno detto, fino a diventare aggressivi nel difendere le proprie posizioni  o a convincersi che  tutto e tutti siano contro di loro, che tutto sia fatto e detto per sfavorirli. In poche parole di essere sempre al centro di un complotto.