MARCO PICCOLO

DIFENDERE IL PAPA A COSTO DELLA VITA, LE FUTURE GUARDIE DI FRANCESCO STUDIANO IN TICINO


Quindici futuri custodi della sicurezza di papa Francesco, si trovano in questi giorni in Ticino per svolgere il primo corso di formazione tecnica, organizzato in collaborazione con la Polizia cantonale.
Il ritiro ticinese  garantisce un allenamento di tiro più approfondito. In Vaticano infatti non vi è spazio per sparare al poligono e le trasferte in Italia si fanno sempre più complicate, sia dal profilo logistico che burogratico, ha spiegato Cristoph Graf, comandante delle Guardie svizzere.
«L'aiuto datoci dalla Polizia cantonale ticinese ci permette di avere una formazione di base più profonda e professionale, un desiderio che avevamo da diversi anni», ha detto. Questo permetterà al corpo vaticano di affrontare le minacce più recenti legate al terrorismo internazionale. «È un momento storico per la Polizia Cantonale», ha detto il comandante Matteo Cocchi. «Questa collaborazione con la Guardia svizzera pontificia continuerà nei prossimi anni». Si terranno infatti due moduli di 4 settimane ogni anno. La prossima formazione, infatti, è prevista per febbraio-marzo 2017.