MARCO PICCOLO

MONICA BELLUCCI, elogio della mezza età


E’ vero che sono proprie dell' adolescenza e della gioventù  estasi più trascinanti, percezioni più acute e brividi più appassionati: ma la mente piomba più facilmente nello scoraggiamento, nella tristezza, nella disperazione. Nella mezza età la vita non è più così esaltante, ma offre un interesse più vasto e più pro­fondo... Ai giovani gli sbagli sembrano irreparabili, le disgrazie intollerabili, le delusioni insopportabili. A questa età invece si  impara che spesso si possono rimediare gli errori: che le disgrazie hanno talvolta qualche compenso; che una delusione può essere, di per sé, un forte incentivo a ten­tare di nuovo. Si sperimenta che la speranza è più forte del dolore; e che molti dolori della vita esistono soltanto nell'immaginazione.