MARCO PICCOLO

FESTA DEI LAVORATORI. SI' MA QUALI?


IL MESE DI MAGGIO ha un carattere particolare: ritorna  Torino, città simbolo dell’industria, di lotte sociali e sindacali che hanno segnato la storia del movimento operaio.Torino e il Piemonte, dopo un lungo periodo di crisi, hanno trovato la strada della ripresa e di una modernizzazione che deve saper conciliare le ragioni della competitività con quelle della tutela dei diritti dei lavoratori. La realtà è positivamente rappresentata da un’azienda come la Fiat che ritrova nel suo core business nuovo slancio produttivo e soluzione. Questa realtà però convive con situazioni di crisi che devono essere affrontate e risolte. Il Primo Maggio a Torino può essere il segno di una riscossa, di una nuova frontiera dello sviluppo del Paese. Questo accadrà soprattutto se governo e forze sociali sapranno, con la concertazione, combattere la piaga delle morti sul lavoro, del lavoro nero, della precarietà. Occorre uno sforzo per riportare nel dibattito politico e sociale un nuovo «umanesimo del lavoro». Il governo è impegnato sul fronte dell’emergenza più grave: fornire all’anello più debole del mercato del lavoro rappresentato dai giovani, dalle donne nella mezza età e da chi a più di 50 anni perde l’occupazione, le garanzie capaci di estendere diritti e cittadinanza.