MARCO PICCOLO

SCARCERATA LA MINORE RUMENA


ACCUSATA DI CONCORSO N
ELL'OMICIDIO DI VANESSA RUSSO  SENTENZA CHOC. MIA FIGLIA oggi e' morta di nuovo, me la hanno ucciso un'altra volta''. Non si da' pace LA SIGNORA RUSSO , madre di VANESSA, 22 anni, assassinata nella metropolitana di ROMA solo pochi giorni fa.  ANCHE I PARENTI, GLI AMICI  E I RESIDENTI  DEL QUARTIERE FIDENE DOVE ABITAVA LA POVERA RAGAZZA  NON RIESCONO A FARSI UNA RAGIONE DEL PERCHE' SIA STATA SCARCERATA  la diciassettenne romena, accusata insieme alla connazionale Doina Matei della morte  di VANESSA.  ALLO STESSO MODO  l' intera cittadinanza guarda sgomenta a quello che in molti reputano un eccesso di garantismo da parte della legge italiana. LA SENTENZA CHOC  arriva dal Tribunale del riesame per i minorenni. COME SI RICORDERA' L'omicidio è avvenuto lo scorso 26 aprile alla fermata Termini della metropolitana di Roma. La giovane italiana fu colpita a un occhio con la punta di un ombrello che le penetro' nel cervello  causandone il decesso dopo alcune ore nel Policlinico Umberto I. Analoga richiesta di scarcerazione venne fatta per CARLA I. al gip del Tribunale per i minorenni, dal difensore, l'avvocato Carlo Testa Piccolomini. Il gip, pur con il parere FAVOREVOLE alla scarcerazione espresso dalla stessa procura, respinse l'istanza. LA DICIASSETTENNE  era accusata di concorso morale nell'omicidio ma diverse testimonianze avevano scagionato la giovane donna: lei stessa avrebbe tentato di dividere Vanessa e Doina, durante la lite che precedette l'omicidio, e a cercare di deviare il colpo. La difesa di CARLA oggi davanti al Riesame si è basata proprio su queste testimonianze. «Sono soddisfatto - ha detto - era l'unica soluzione possibile in diritto sarebbe stato impossibile motivare un rigetto della richiesta di scarcerazione, tutte le testimonianze erano univoche: la minorenne aveva cercato di dividere Vanessa e Doina».