MARCO PICCOLO

PROGETTO SCUOLA


COSI' TI CAMBIO LA SCUOLA, PAROLA DI MINISTRO!ITER PIU' VELOCE PER SANZIONI PROF Si introduce un riordino del sistema disciplinare. In caso di comportamenti «scorretti» di un docente, va acquisito il parere degli organi collegiali scolastici entro 60 giorni (prorogabili di altri 30 in casi particolarmente gravi), ma dopo 90 giorni, se questo parere non venisse espresso, la direzione scolastica regionale può comunque irrogare la sanzione. E viene stabilito un «tetto» di tempo massimo: 120 giorni per concludere l’iter e sanzionare (attualmente si registrano tempi medi che superano l’anno e mezzo). Modifiche anche ai provvedimenti di sospensione cautelare d’urgenza (per i quali è rimosso il parere del collegio dei docenti) prevedendo che il dirigente scolastico possa disporre il trasferimento per incompatibilità ambientale e l’inserimento in competenze diverse dall’insegnamento. TORNA IL TEMPO PIENO ALLE ELEMENTARI Si ripristina il tempo pieno, di fatto cancellato dalla riforma Moratti, alle elementari, con 40 ore settimanali (compreso il tempo mensa). Un piano d’azione consentirà la programmazione, in base alle esigenze del territorio (con particolare attenzione per quelle aree, soprattutto al Sud, dove il tempo pieno è meno diffuso), con il coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali. NUOVE REGOLE PER ESAMI PRIVATISTI Intanto si stabilisce che i candidati privatisti devono poter accedere con certezza all’esame di Stato. A questo scopo gli studenti interessati dovranno presentare una domanda alla direzione scolastica regionale indicando il Comune di competenza e la scuola scelta. La direzione scolastica regionale stabilirà poi dove lo studente potrà sostenere l’esame tenendo conto dei «tetti» di privatisti già stabiliti. Insomma, un altro intervento per evitare la nascita di «esamifici». PER ESAME TERZA MEDIA GIUDIZIO DI AMMISSIONE Viene ripristinato il giudizio di ammissione per l’esame di terza media. «Per una questione non di severità – ha spiegato Fioroni – ma di serietà, considerando che oltre il 40% degli studenti italiani viene licenziato in terza media con sufficiente». SUPPLENZE MATERNITA' NON PIU' A CARICO SCUOLE Le supplenze per maternità non saranno più a carico delle scuole ma pagate direttamente dal ministero della Pubblica Istruzione (e quindi dal Tesoro), consentendo un consistente recupero di fondi che potrebbero essere destinati all’ampliamento dell’offerta formativa. I collaboratori scolastici, poi, potranno essere chiesti dalle graduatorie giacenti presso le singole scuole. Con il decreto si riduce anche, da 8 a 3, il numero dei componenti del Comitato di indirizzo dell’Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema di istruzione), si dà il via libera alle «classi primavera» per i bambini tra i 24 e i 36 mesi di età (con un finanziamento aggiuntivo di 5 mln di euro) e viene reintegrato il compenso dei commissari d’esame alla maturità . OBBLIGO SCOLASTICO ELEVATO AI SEDICI ANNI .