MARCO PICCOLO

RAPE (STUPRO) E CRIMINAL PROFILING


 La violenza sessuale può costituire condotta che gradualmente assume con­notazioni sempre più aggressive, sino a esiti letali. Gli analisti del "Federal Bureau of Investigation" identificano fondamentalmente QUATTRO TIPI DI STUPRO (in realta il CCM ne prevede un più ampio elenco, meno connotato da psicopatologia dell'offender). POWER-REASSURANCE RAPIST: la violenza sessuale è primariamente espres­sione delle fantasie di stupro, spesso comprendenti false convinzioni sul pia­cere che la vittima può trarre dall'aggressione e sul successivo, ma certo, innamoramento del suo assalitore. EXPLOITATIVE RAPIST: qui il comportamento sessuale è espresso come atto predatorio impulsivo, tipicamente privo di ogni fantasia complessa e lunga­mente accarezzata. ANGER RAPIST: vale a dire la sessualità al servizio di un intento primaria­mente aggressivo; può sovente includere momenti rivendicativi verso una categoria nei cui confronti l’aggressore nutre sentimenti di ostilità e odio (le donne, soggetti di razza diversa, figure di autorità, e altre). SADISTIC RAPIST: ancora una volta la traduzione di fantasie, in questo ca­so centrate sul piacere che deriva dall'infliggere dolore e sofferenza alla vittima. PUR NON ESPLICITAMENTE RIPORTATO NELLA CLASSIFICAZIONE DELL'FBI, APPARE EVI­DENTE COME POSSA RICONOSCERSI UNA CATEGORIA DI SERIAL RAPIST, ANZI  LO STUPRO APPARE REATO TIPICAMENTE REITERATO. La ripetizione del comportamento criminoso non può che facilitare il lavo­ro di profiling, in relazione all' aumentata possibilita che l’ offender lasci trac­cia di sè sulla scena del crimine. A questo va, ovviamente, aggiunta la pos­sibilità di raccogliere le testimonianze delle vittime. Nel caso di omicidio seriale ciò può avvenire solo qualora una potenziale vittima riesca a sfuggire all'aggressione. Si ricordi, ad esempio,   il “caso”, di Jeaffrey Dahmer arrestato perché un uomo di nome Tracy Edwards si presentò alla polizia di Milwakee in evidente stato di choc dicendo di essere stato tenuto in ostaggio da un uomo sotto minaccia di un coltello e seppe riferire l’indirizzo del serial killer (1)   (1)  J. Dahmer: nato a Milwaukee nel 1960. Dahmer, chiamato anche  “IL  CANNIBALE DI MILWAUKEE" prima di essere arrestato si rese responsabile di 16 omicidi; vittime erano giovani e uomini adescati per rapporti OMOSESSUALI. La polizia che fece irruzione nell'ap­partamento di Dahmer trovo 9 teste mozzate ed altre parti del corpo delle vittime, con­servate anche nel frigorifero di casa. Condannato  all'ergastolo (in Wisconsin non è prevista la pena di morte) fu ucciso nel corso di una lite da un com­pagno di cella nel 1994.AGGIORNAMENTO: SONO LE ORE 0, 31 DI SABATO 22 settembre 2007. PRENDO ATTO CON SODDISFAZIONE CHE MOLTI, IN QUESTA INATTESA E BRILLANTISSIMA DISCUSSIONE (COSTITUITA DA 65 COMMENTI ) , MI CHIEDONO UN ESEMPIO DI CRIMINAL PROFILING.  Ho già risposto nei commenti  ma riporto  anche qui l'esempio scelto perché è di interesse generale. Dopo circa 10 anni dal suo primo omicidio è tornato sulla scena "L'ACCOLTELLATORE DEI BASSIFONDI" (SKID ROW SLASHER); in poco più di due mesi si registrano DIECI VITTIME.MODUS OPERANDI E "FIRMA" SONO IDENTICI: i cadaveri sono abbandonati in una posizione studiata dall'assassino, IL CORPO È ATTORNIATO DA SALE SPARSO E TAZZE COLME DEL SANGUE DELLA VITTIMA, ogni ferita è circondata da segni dal significato oscuro. VIENE ELABORATO UN PROFILO PSICOLOGICO DEL PROBABILE OMICIDA: di razza bianca, tra i venti e i trent' anni, alto e robusto, capelli biondi, l' assassino è sessualmente impotente, simile ai vagabondi e ai derelitti che uccide. I suoi omicidi rivelano il tentativo di agire all'esterno una rabbia estrema, causata da conflitti interni irrisolti; probabilmente è vissuto con un padre alcolista e violento. Solitario e incapace di valide relazioni, probabilmente omosessuale, è inoltre portatore di un evidente, anche se non specificato, difetto fisico. VAUGHN GREENWOOD viene arrestato nel corso di un'aggressione non conclusasi in omicidio grazie all'intervento di una terza persona; la polizia lo collega senza difficoltà agli UNDICI delitti, e per questa viene condannato all'ergastolo. GREENWOOD è un uomo di colore, non ha nessuna deformità fisica, omosessuale senza alcun segno di impotenza. IL momento centrale del suo agire è costituito dal compimento di un rituale "satanico", fatto di mutilazioni, di sale e di sangue. Uno degli esperti chiamato a collaborare con la polizia afferma, non so con quanta AUTOIRONIA: "…non pensavo che la mia valutazione avesse il medesimo valore di quello della media delle casalinghe". Gli psicologi e gli psichiatri accademici insorgono, accusando i profiler di volgarizzare e spettacolarizzare la scienza, giocando con qualcosa che nemmeno dimostrano di conoscere. I MEDICI LEGALI SI STRAPPANO LE VESTI. QUESTO ESEMPIO DI TOTALE FALLIMENTO, NON L'HO SCELTO A CASO, MA SOLO PER INDICARE CHE NON VI E' NULLA DI CERTO, NULLA DI DOGMATICO, NULLA DI " MAGICO" come dicono certi miei amici... GLI SCOPI DEL PROFILIN G SONO ALTRI................ psicologiaforense segue ...... NOTE: 1) Modus operandi: si riferisce al comportamento di un aggressore finalizzato a portare a compimento il reato (per es. accedere a un appartamento dopo avere scardinato la porta di servizio); il modus operandi è un comportamento appreso, costituisce in buona sostanza quanto il soggetto compie per mettere in atto il crimine, è dinamico, può modificarsi nei successivi delitti. 2) LA FIRMA (signature): è un comportamento statico, ripetuto in ogni scena del crimine, non necessario all'esecuzione del medesimo e rispondente a dinamiche profonde dell'offender. La firma di un omicida può consistere, per esempio, in rituali, torture, e mutilazioni inflitte, nell'utilizzo di particolari tipi di costrizione fisica o armi.