RIFLESSIONE.Non hanno invocato la folgore che incenerisce dal cielo. Non hanno qui in terra chiamato l'angelo sterminatorein divisa e toga. Hanno trattenuto in pubblico le loro lacrime perchè non fossero trasformate e rivendute come rabbia e rancore. Non hanno alzato la voce e non hanno preso parola in tv, non hanno esposto la loro pena come un lenzuolo insanguinato al balcone del vittimismo. La famiglia Reggiani e quella Kercher, il marito di Giovanna e i genitori e la sorella di Meredith non hanno fatto teatro. Spiazzando e stupendo, persino deludendo un 'opinione pubblica avvezza e golosa di sceneggiata dolente. Credo perchè nella cultura di entrambe le famiglie il dolore e il rispetto per la vita e la morte della loro moglie e figlia massacrate sono inversamente proporzionali alla loro esibizione. Credo perchè abbiano provato istintivo e civile pudoredall 'esser trasformati in maschere di una tragedia recitata. Credo perchè sono persone per bene, nel cuore e nellatesta, nell'anima e nell'intelletto. Persone che meritano il nostro cordoglio e pietà ma anche la nostra ammirazione e riconoscenza per la lezione di vita che ci hanno dato.