MARCO PICCOLO

LA RIVOLUZIONE INIZIA QUI


E HA GIA' UN EFFETTO DOMINO... Paola Goisis: «Non vogliamo marocchini,  rom, rumeni e gentaglia che  viene qui a  rubare nelle nostre case  e a stuprare le nostre donne» . Roberto Calderoli: «Siamo felici  di essere qui a Cittadella perchè oggi ha dimostrato di averlo veramente  duro» . E via col gesto  dell’ombrello. Maurizio Conte: «Roma non può perseguitare Bitonci . La giustizia deve essere uguale  per tutti e non interpretata da qualcuno, magari del Sud». CON QUESTO VIATICO E in buon ordine, tra 15 camionet­te di poliziotti (artificieri com­presi), decine di pattuglie di carabinieri e di vigili, si sono pazientemente messi in fila in 4.500 cittadini (tra cui 40 sindaci) ai 3 banchetti per la rac­colta di firme «pro Bitonci a fa­vore dell'ordinanza» CHE PREVE­DE UN REDDITO MINIMO DI 5.000 EURO, UN LAVORO, UN ALLOGGIO E UNA FEDINA PENALE IN REGOLA PER OTTENERE LA RESIDENZA NEL COMUNE. L'europarlamentare Mario Borghezio ha dichiarato che il suo gruppo «chiederà l'audi­zione dei nostri sindaci» a Strasburgo e in secondo luogo presenterà una «denuncia con­tro lo stato Italiano alla Corte europea». Si tratta di «applica­re il principio di sussidiarietà - sostiene Borghezio - L'unico che vale nell'Europa dei po­poli: le leggi vengono applica­te attraverso l'autorità più vi­cina al territorio. Nella polemica sull'ordinanza 'anti sbandati' di Cittadella  si fa sentire  anche il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan. 'Orrore e raccapriccio - dice Galan - e' questo che mi viene da dire leggendo l'interrogazione degli eurodeputati di quella parte della sinistra favorevole ad un rapido diffondersi del razzismo nel nostro Paese. Non posso che dire cosi', se penso che questi eurodeputati in effetti non solo operano contro il movimento dei sindaci, contro ogni buon senso, contro ogni minima forma di controllo sociale, ma operano anche contro tutti coloro che cercano di fronteggiare, in nome della civile convivenza e del sacrosanto diritto alla sicurezza, l'incontrollabile fenomeno dell'arrivo in Italia di decine di migliaia di cittadini comunitari ed extracomunitari'. 'Oggi un giornalista e scrittore, molto attento alla storia italiana dell'emigrazione - prosegue il presidente della Regione - commentando il caso Cittadella ha scritto: Il problema c'e'. E chi combatte il razzismo deve farsene carico proprio per non lasciare spazio ai razzisti. A Roma come nel Veneto. Giusto, ed e' per questo che dobbiamo saper essere duri e fermi nel piu' determinato rifiuto della criminalita', osservando la stessa durezza e fermezza anche contro coloro che sfruttano il lavoro dei cittadini comunitari o extracomunitari. I sindaci devono muoversi per consentireil miglior livello possibile di integrazione secondo la piu' concreta solidarieta' e in uno spirito di vigile moderazione, cosi' da ridare sicurezza alle nostre comunita', che di certo possono fare a meno sia di pericolose prediche sociologiche, sia di inaccettabili invettive razziste'.