E' STATA OTTO ORE SU UNA BARELLA AL PRONTO SOCCORSO DI PADOVA, POI E' DECEDUTA. Questa la storia:
La giovane psicologa Marta CIMENTO ( 31 anni)il 30 dicembre ha avuto un incidente in auto non grave. Il 4 gennaio, già non si sentiva bene, si è recata al pronto soccorso DEL POLICLINICO DI PADOVA dove le hanno diagnosticato un colpo di frusta e una contusione a una spalla. In totale otto giorni di prognosi. Quindi l'hanno mandata a casa. Nelle ore che seguono Marta ha cominciato a peggiorare, presentando febbre molto alta, vomito, diarrea e secchezza delle fauci. Il giorno cinque intorno alle 6.30 si è nuovamente recata al pronto soccorso. Ai sintomi già detti si erano aggiunte delle macchie rossastre sul dorso e a un fianco. E' stata vista prima da un infettivologo e poi da un ortopedico. Alle 14.30, proprio mentre veniva esaminata dall'ortopedico, ha avuto un arresto cardiaco. La situazione è degenerata e alle 18.04 è deceduta. Le hanno effettuato un prelievo del midollo osseo, per vedere se si trattava di una infezione da meningococco, solo quando era già cadavere. Alla poveretta non sono stati fatti gli esami del sangue, dell'urina e i tamponi. Non le è stato somministrato neppure un antibiotico a largo spettro. Era in osservazione...... Nel frattempo ad Alessandria il cugino di Marta, Dott. Roberto Carbone, infettivologo, sentiti i sintomi e capita la gravità del caso, ( FASCITE NECROTIZZANTE?) tentava di telefonare ai colleghi padovani che non gli hanno voluto parlare per questione di "privacy". A questo punto il Dott. Carbone si precipitava a Padova. Troppo tardi... Del caso si sta occupando la Procura della Repubblica che ha affidato al Prof. GIORGIO PALU gli accertamenti autoptici.Marta non è morta di MENINGITE (ovviamente), Aveva una infezione determinata ( secondo le prime indiscrezioni) da Streptococcus di gruppo A e da un insieme di batteri Gram-positivi, Gram-negativi, aerobi e anaerobi. SEGUE .....