Anche tra le scimmie esiste il sesso a pagamento, e il prezzo delle prestazioni varia secondo una delle leggi fondamentali del mercato, quella della domanda e dell'offerta. E’ quanto emerge da un recente studio realizzato DA MICHAEL GUMERT E DAL SUO TEAM DELLA NANYANG TECHNOLOGICAL UNIVERSITY {a Singapore). La ricerca (in base all'osservazione del comportamento di alcuni macachi ospitati nella riserva del Kalimantan centrale, in Indonesia) ha confermato la validità di un concetto introdotto qualche anno fa dal biologo tedesco Peter Hammerstein, cioè quello di mercato biologico. La tendenza a effettuare scambi commerciali esisterebbe anche tra alcune specie animali, riguardando sia beni (come il cibo) sia servizi; da questa punto di vista la spulciatura (l'atto di ripulire il pelo dei compagni) costituirebbe tra le scimmie una ve- ra e propria "moneta", da scambiare con tutto il resto. Gumert mette in luce come - tra i macachi da lui studiati- le femmine tendano a offrire prestazioni sessuali in cambio di una spulciatura, e come il prezzo vari a seconda dell'offerta presente sul mercato (quando ad esempio le femmine disponibili sono poche il "prezzo" - in termini di tempo dedicato alla spulciatura- tende a crescere).