MARCO PICCOLO

STO CON LA CEI? DIPENDE!!!


Giuliano Ferrara
 scende in campo con la lista "Pro-life". Ed è subito polemica: il Cavaliere fa sua la battaglia per una «moratoria dell'Onu contro l'aborto» anche se precisa di aver sconsigliato il direttore de Il Foglio perchè «questo non è un problema da inserire in una campagna elettorale».La butta invece sul politico Rocco Buttiglione - presidente dell'Udc - che apre alla possibilità di una lista comune con Giuliano Ferrara. Mentre esponenti del governo, del partito Democratico e della Sinistra Arcobaleno si trovano questa volta uniti contro le "crociate anti-aborto" di Ferrara affermando il loro "niet" a moratorie contro l'aborto, eccezion fatta per Paola Binetti, esponente teodem del Pd, che invece arriva a dire: «Io, Berlusconi e Ferrara la pensiamo in modo identico» (letterale). Prima però di chiarire : «Evitiamo strumentalizzazioni, sulla vita non si litiga e non si scherza, non si gioca a fare i primi della classe». Insomma è un no al partito di Ferrara.Per farla breve, la campagna per la difesa del "diritto alla vita" - «Da Berlusconi equazione spregiudicata», è il ragionamento del ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, «l'amore per la vita non è di una parte e ci appartiene» - entra nel vivo della campagna elettorale.Ma procediamo con ordine. Sondaggi alla mano, Giuliano Ferrara dichiara che la sua lista "Pro-life" avrebbe tra «il 4 e 6 per cento» dei consensi, con voti «anche di sinistra». Martedì il celebre anchorman tv ha annunciato di avere lasciato La7, in vista delle elezioni del 13 aprile, per par condicio e dichiara: «Ci saranno alcuni collaboratori de "Il Foglio" ed esponenti del movimento per la vita», rivolge un invito a Susanna Tamaro e rigetta l'accusa di volere fare una lista della Cei.
 Tuttavia, «anche se la Chiesa non è un soggetto politico e non mi verrebbe mai in mente di chiedere il suo appoggio», è costretto ad ammettere che «quantomeno il suo consiglio sì», dice Ferrara, che per il momento attende una risposta da Silvio Berlusconi sull'apparentamento della "Lista Ferrara" - come è già stata ribattezzata - con il Pdl di Berlusconi. «Non mi ha ancora risposto, mi ha controproposto di mettermi nel Popolo delle libertà insieme ad altri tre, quattro, ma gli ho risposto "no grazie"», fa sapere Ferrara, che aggiunge: «Gli dico solo che almeno mi dia una risposta in fretta» e si dice convinto che il centrodestra «sarebbe il luogo naturale di una lista così». Ma la risposta, fa intendere Berlusconi a Porta a Porta, per adesso è no.